Di nuovo qui, dopo un mese dall'ultimo (e primo) appuntamento, dopo due mesi di Premier League versione 2016/17. Nella bufera alzata dal Telegraph sul calcio dei palazzi, emerge ancora il campo, giudice tecnico supremo che interessa più di ogni altro aspetto. Anche oggi, come accadde poco più trenta giorni fa nell'episodio di Agosto, ci troviamo di fronte alla pausa per le Nazionali. Eppure in questo mese ne sono successe tante. Difficile sceglierne dieci per le nostre istantanee, i volti che offre il calcio inglese sono tanti. Alcuni però sono spiccati sopra ad altri. Non solo personaggi, però, ma anche momenti, idee, e tanto altro. In dieci fotografie. Eccole.

Chadli festeggia la doppietta contro il West Ham all'esordio con i Baggies | Fonte immagine: theworldgame.sbs.com.au
Fonte immagine: theworldgame.sbs.com.au

 10 - RIGHT MAN IN RIGHT PLACE
West Bromwich - West Ham 4-2

Trasferimento delle ultime ore, per un calciatore chiuso a White Hart Lane dalla concorrenza. Probabilmente mai scelta fu più azzeccata. Record breaking di spesa per il West Bromwich Albion, ripagata fino all'ultimo centesimo: Nacer Chadli ci ha messo pochissimo a conquistare le luci della ribalta e a farsi amare dal pubblico del The Hawthorns, perchè è esattamente nel posto migliore per esprimere il suo calcio offensivo di velocità, unendovi il sacrificio, ponderato da una squadra tendenzialmente difensiva. Un doppio lavoro coordinato dal maestro Pulis che sta dando frutti visibili a tutti: tre gol e due assist in quattro presenze, tanto per cominciare.

Fonte immagine: Getty Images via Daily Mail
Fonte immagine: Getty Images via Daily Mail

9 - ITALIANI SUL FILO
Swansea - Chelsea 2-2

Un mese difficile per Guidolin Conte, aperto dallo scontro diretto terminato con un rocambolesco pareggio. Se il secondo ha tutto il diritto di sopravvivere e portare avanti le proprie idee (salvo follie di Abramovich), il primo ha terminato la propria corsa in mattinata. Medie punti decisamente sotto le aspettative, per differenti ragioni, per entrambi. Destini differenti, per ora, accomunati da una cattiva luce, puntata su di loro soprattutto dalla stampa inglese. Guidolin paga colpe non solo sue, Conte dovrà estirparle e nascondere i difetti difensivi dei suoi. Intanto, Swansea - Chelsea 2-2 è stata una delle partite più emozionanti di Premier League, per quanto possa contare.

Fonte immagine: Reuters via hitc.com
Fonte immagine: Reuters via hitc.com

8 - BENTEBACK
Sunderland - Crystal Palace 2-3

Personaggio controverso: il rapporto a rovescio con l'Aston Villa, poi la lenta decadenza al Liverpool dopo lo sprint iniziale. Ora il rilancio al Crystal Palace. Christian Benteke vuole riconquistare lo status di star che si era meritato nei trascorsi in quel di Birmingham, in un ambiente molto simile, con un allenatore adatto a valorizzare le sue caratteristiche. Dal suo arrivo, le Eagles hanno raccolto in campionato undici punti in cinque partite. No, non può essere solo una casualità. Intanto lui ha deciso di conquistare il pubblico con un gol nel finale sul campo del Sunderland. Alla sua maniera, andando su più alto di tutti.

Fonte immagine: irishexaminer.com
Fonte immagine: irishexaminer.com

7 - YOUNG, WILD AND THREE
Sunderland - Everton 0-3

Era a digiuno da circa mille minuti, con la maglia dell'Everton. Poi qualcosa è scattato, gliene sono bastati dieci per farne tre sul campo del Sunderland, a modo suo, alla maniera di Romelu Lukaku. Poi ha rincarato la dose, ha scritto 66 in 124 con la maglia dei Toffees. Assurdità, per un classe 1993. Si porta sulla schiena dei numeri da capogiro, ha solo 23 anni e una carriera intera davanti, può potenzialmente sbriciolare una serie di record di precocità. Troppo spesso dimenticato o sottovalutato, però. Nelle sue mani ci sono presente e futuro, entrambi più limpidi che mai. Koeman se lo tiene ben stretto, e fa bene. L'impressione è che la sua foto, nei prossimi episodi, sarà ricorrente...

Fonte immagine: The Sun
Fonte immagine: The Sun

6 - LA MALEDIZIONE DELL'EREDE
Chelsea - Liverpool 1-2

Una palla quasi vagante giunge in una zona familiare, un uomo la raccoglie, alza la testa, lascia partire il destro, la fa girare all'incrocio dei pali, e poi corre, si sfoga. Jordan Henderson ha prepotentemente avanzato la propria candidatura per il gol dell'anno, lui che non ha mezzi tecnici devastanti e su un campo da calcio mostra altre doti. Soprattutto però, lui che era stato innalzato a erede di Steven Gerrard a Liverpool e non aspettava altro che la possibilità di dimostrarlo. Non è facile portarsi dietro un appellativo del genere, anche perchè, con tutto il rispetto, Hendo è un buon centrocampista e nulla di più. Eppure quel gol ha risvegliato molte menti, e questo Liverpool che corre ha bisogno del suo nuovo capitano. Lui, dal canto suo, l'impronta l'ha lasciata.

Fonte immagine: essexlive.news
Fonte immagine: essexlive.news

5 - CAST AWAY
West Ham - Watford 2-4

Da solo in mezzo a una marea di guai, lontanissimo da un'ancora di salvataggio, nonostante la continua ricerca di un appiglio e di una vittoria per rialzare la testa. Dimitri Payet sta trascinando da solo il West Ham a suon di giocate e numeri da circo, ma è abbandonato dai compagni, quasi inesistenti. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La pausa potrà aiutare Bilic nella ricerca di un punto da cui ripartire, ma anche il tecnico croato annaspa, anche se l'aereo che può volare fin sull'isola a salvare il naufrago francese dopo la scomparsa dei compagni, lo può guidare solo e soltanto lui.

Fonte immagine: The Guardian
Fonte immagine: The Guardian

4 - HI, MY NAME IS WALTER
Watford - Manchester United 3-1

Diciamocelo, siamo tutti un po' tifosi del Watford quest'anno, o quantomeno ne seguiamo le vicende con un po' più di interesse. D'altro canto, da buoni italiani, come possiamo abbandonare Walter Mazzarri nella sua avventura inglese? La sua esultanza dopo la vittoria contro il Manchester United è diventata presto virale, tre punti tutti suoi, conquistati azzeccando ogni scelta, in particolare l'inserimento del suo pupillo Zuniga. Spesso viene deriso per le sue scuse, ma per ora sono i suoi detrattori che ne devono cercare. Perchè l'Inghilterra sta conoscendo Mazzarri, e viceversa. E a noi, da quaggiù nello stivale, piace così.

Fonte immagine: Getty Images via playingfor90.com)
Fonte immagine: Getty Images via playingfor90.com

3 - SON OF ANARCHY
Tottenham - Manchester City 2-0

E meno male che l'infortunio di Harry Kane poteva essere un masso sulle ambizioni del Tottenham. Il coreano più veloce del sud non si è mostrato d'accordo, ed ha deciso di riscrivere il concetto di "creare scompiglio" nel giro di poche partite. Son in questo mese è stato una spina nel fianco in ogni tipo di difesa, sia quelle alte, le quali hanno sofferto gli inserimenti alle loro spalle (e non sempre da vie centrali), o quelle basse, le quali hanno fronteggiato il coreano in uno-contro-uno. Imprendibile, decisivo, in stato di grazia: un mese perfetto per mettersi di nuovo in rampa di lancio verso obiettivi sempre maggiori.

Fonte immagine: cp24.com
Fonte immagine: cp24.com

2 - PESO (VENT'ANNI)
Arsenal - Chelsea 3-0

Nessuno si sarebbe aspettato un London derby così squilibrato. Uno show a senso unico, un manifesto ideologico e una lezione. Tutto insieme. In cattedra il professore più esperto della Premier League, Arsène Wenger, che ha scelto un modo piuttosto gradevole per festeggiare i vent'anni sulla panchina dell'Arsenal. Gioia per gli occhi Gunners, in silenziosa crescita non solo dal punto di vista della classifica, ma anche della consapevolezza. Potrebbe essere l'ultima stagione all'Emirates per l'alsaziano, il desiderio di festeggiarla adeguatamente sta prendendo sempre più piede.

Fonte immagine: corriere.it
Fonte immagine: corriere.it

1 - RUN THIS TOWN
Manchester United - Manchester City 1-2

All'ora di pranzo, in un caldo sabato di fine estate, si è consumata una delle rivalità più accese, forse la rivalità. Guardiola Mourinho, i duellanti di Paolo Condò, gli antitetici per definizione, a confronto per contendersi più di tre punti, quasi una città. Due fazioni, l'una contro l'altra. Alla fine Manchester is Sky Blue, almeno per un paio d'ore. Pep domina, in lungo e in largo. Mou incassa. In un abbraccio, solo di facciata, i due si uniscono. Dentro uno cova rabbia, l'altro, semplicemente, se la gode. La fortuna è dalla nostra parte, quella degli appassionati: il confronto si ripeterà almeno altre due volte. L'atto primo, però, è tutto di Pep.