Ci sono delle squadre che trovano un determinato equilibrio e funzionano solamente con quegli uomini in campo e con quell’allenatore. Ce ne sono altre, invece, che, nonostante sia frequente il ricambio di giocatori o tecnici, continuano a funzionare. Tra queste ultime c’è senza dubbio il Southampton.

Dopo il ritiro del giocatore più rappresentativo della storia dei Saints, Matthew Le Tissier, la squadra, che naviga nelle zone centrali della classifica del campionato inglese, entra in un vortice negativo sia dal punto di vista sportivo che da quello economico. Soprattutto quest’ultimo aspetto porta il Southampton ad un passo dal fallimento nel 2009, quando milita in League One, l’equivalente della Serie C italiana.

È proprio nel 2009 che la società viene rilevata dal gruppo svizzero Liebherr e comincia la sua risalita. Sotto la guida tecnica di Nigel Adkins il club centra due promozioni consecutive e nella stagione 2012-2013 fa parte del roster della Premier League. A metà campionato Adkins viene sollevato dall’incarico e sostituito da Mauricio Pochettino, dal quale parte la scalata verso obiettivi sempre più ambiziosi. Il tecnico argentino conquista l’ottavo posto alla sua prima stagione intera sulla panchina dei Saints e viene ingaggiato dal Tottenham, rimasto piacevolmente sorpreso dalle prestazioni della squadra. Come nuovo allenatore viene scelto Ronald Koeman che arriva da tre stagioni molto positive in Olanda, al Feyenoord. Grazie anche ai 12 goal di Graziano Pellè, il Southampton conclude il campionato al settimo posto, record storico del club, con conseguente qualificazione ai preliminari di Europa League. La stagione 2015-2016 è ancor più positiva: il piazzamento finale è il sesto, qualificandosi direttamente alla fase a gironi della seconda competizione europea.

Pellè - Foto: Telegraph
Pellè - Foto: Telegraph

La stagione attuale è quella con più cambiamenti: il nuovo tecnico è Claude Puel, proveniente dal Nizza. Sul fronte giocatori, abbandonano il club il centravanti Pellè, sbarcato in Cina, Sadio Manè, trasferitosi al Liverpool e Victor Wanyama, acquistato dal Tottenham. A rimpiazzare le partenze di questi giocatori arrivano Pierre-Emile Hojbjerg dal Bayern Monaco, Nathan Redmond dal Norwich, Jeremy Pied dal Nizza e dal Lille Sofiane Boufal, che rappresenta il trasferimento più costoso della storia dei Saints. Il franco-marocchino attende ancora il debutto con la nuova maglia per via di un infortunio al ginocchio subito ai tempi della Ligue 1.

Il tecnico francese riesce a dare un'impronta alla squadra, basando il suo gioco sul possesso palla, come si evince dal settimo posto totale in Premier in questa speciale classifica, terzo se consideriamo i match casalinghi, dietro solamente al City di Guardiola ed al Liverpool di Klopp. Scorrendo le altre statistiche si trovano spunti molto interessanti, come per esempio il sesto posto per tiri effettuati, il diciassettesimo per respinte difensive e l’ultimo per parate effettuate dal portiere Fraser Forster, segno che la squadra crea molto e subisce relativamente poco. Il portiere inglese è anche al primo posto insieme a Cech dell’Arsenal e Lloris del Tottenham per maggior numero di partite con la porta mantenuta inviolata, 3.

A livello tattico, nel 4-3-1-2 di Puel Dusan Tadic nel ruolo di trequartista ricopre un ruolo di fondamentale importanza, sia dal punto di vista offensivo sia da quello difensivo. Infatti in questo inizio di stagione il serbo sta facendosi notare anche per i suoi ripiegamenti e per il suo supporto al centrocampo. Redmond in attacco ha un impatto incredibile. Non tanto dal punto di vista realizzativo, una sola rete finora, al debutto contro il Watford, ma sotto l’aspetto tattico: sempre presente in campionato, al pari di Forster e di Van Dijk in difesa. Come partner dell’inglese, in avanti, scala le gerarchie Charlie Austin, autore di 2 reti nelle ultime 3 partite, che sembra aver preso il posto da titolare di Shane Long, apparso un po’ appannato sotto porta. L’ex QPR, al Southampton dal gennaio scorso, deve maledire un fastidioso infortunio, da qui la mancata possibilità di integrarsi nel nuovo club con effetto immediato. Contro lo Swansea alla quinta giornata, 10 minuti per timbrare il goal decisivo e nelle due partite successive maglia da titolare contro West Ham e Leicester, segnando e fornendo un assist contro gli Hammers.

Tadic - Foto: Mirror
Tadic - Foto: Mirror

A centrocampo il trio Davies-Romeu-Hojbjerg fornisce il giusto mix di quantità e qualità, con Clasie e Ward-Prowse pronti a subentrare per mantenere alto il livello della mediana.

In difesa i 2 campioni d’Europa portoghesi Fonte e Cedric stanno confermando le prestazioni fornite a Euro 2016. In particolare il centrale mostra grande carisma e leadership al fianco di Virgil Van Dijk, autore di una crescita esponenziale.