Agosto, Settembre ed ora anche Ottobre. Il turbinio emozionale della Premier League non si arresterà fino al prossimo maggio, così come, al termine di ogni giro di boa, non si arresteranno i momenti, le immagini migliori, le più dense di significato ben oltre il puro aspetto visivo. Dietro ogni fotografia, ci sono significati, chiavi di lettura. Eppure questa sembra essere la miglior maniera per ripercorrere le ultime quattro giornate di football oltremanica. Passo dopo passo. Anche oggi.

Fonte immagine: Telegraph
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10 - LA RIVINCITA DEGLI EX
Stoke City - Swansea 3-1

Questa storia del gol dell'ex è particolarmente in voga dalle nostre parti, anche perchè un tal argentino ha da pochi giorni ribadito la veridicità di una delle leggi non scritte del calcio. Non è che però in Galles se la passino meglio: come ci si può sentire ad essere confinati nei bassifondi della classifica da due giocatori plasmati e cresciuti, in periodi diversi, col cigno sul petto? Wilfried Bony e Joe Allen non hanno perdonato. Ora loro vestono il bianco e rosso dello Stoke, dopo le esperienze con City e Liverpool, e lunedì sera hanno condannato ancora lo Swansea. Il primo con due gol, il secondo con due assist. Esultanza moderata, segno di rispetto. E pensare che l'ivoriano non segnava da oltre 20 partite...

Fonte immagine: Metro
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9 - I AM THE ONE WHO WRONGS
Crystal Palace - Liverpool 2-4

Anche il Rossiniano barbiere di Siviglia si è inchinato di fronte al primo tempo di Dejan Lovren contro il Crystal Palace. Ha fatto tutto lui: errore per il gol di McArthur, gol di testa, errore per il gol di McArthur. Nel giro di un quarto d'ora il croato ha regalato due reti allo scozzese e nel mezzo ne ha segnata una anche lui, giusto per farsi parzialmente perdonare. La squadra di Klopp diverte anche per questo, ma quella frazione nella testa del tecnico tedesco resterà più che impressa. Ah, per la cronaca, ci han pensato i compagni a salvare baracca e burattini, portando comunque a casa la vittoria.

Fonte immagine: Sky Sports
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8 - WIMBLEDON
Bournemouth - Hull City 6-1

La vittoria più larga del mese di ottobre in Premier League? Facile, il City, avrà travolto qualcuno... Ah, no. Magari Arsenal o Chelsea, ma nemmeno. Che sia il Tottenham? Neanche, e nemmeno il Liverpool. Ci ha pensato il Bournemouth a generare sgomento tra gli appassionati, rifilando una umiliante sestina a un Hull City in crisi profonda. Calcio spettacolo. Da notare, nell'immagine, tutti che festeggiano, e un Wilshere un po' più in disparte. Specchio della realtà.

Fonte immagine: Gazzetta
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7 - LA FORTEZZA DEL CONTE
Southampton - Chelsea 0-2 

Il passaggio al 3-4-3 doveva portare nuove certezze, ma nemmeno Antonio Conte avrebbe probabilmente pensato di arrivare a tanto. Dal cambio di modulo, il Chelsea non ha più subito gol e ha sempre centrato la vittoria. Scelte in parte anche coraggiose, come l'esclusione "permanente" di Fabregas e Oscar, la fiducia a Moses, la grinta trasmessa a Diego Costa. D'altro canto, Antonio Conte è questo. E tra poco lo ritroveremo... 

Fonte immagine: Telegraph
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6 - NON E' FINITA FINCHE' NON E' FINITA
West Ham - Sunderland 1-0

Potremmo rispolverare una citazione di Yogi Berra per ogni momento di una partita, ma una delle più celebri si adagia perfettamente nella casella a fianco della scritta "till the end". E Winston Reid l'ha colta al volo. Tutto più o meno normale, effettivamente sono tante le partite che si risolvono in un concitato finale. Meno quelle in cui un centrale difensivo dalla modesta tecnica di base scarta un difensore al limite dell'area e piazza un mancino chirurgico all'angolino basso per vincere la partita all'ultimo respiro

Fonte immagine: ABC
Fonte immagine: ABC

5 - GOTTA CATCH'EM ALL
Liverpool - Manchester United 0-0

Un volo a mano aperta, stilisticamente magistrale, per mantenere ben salde all'incrocio dei pali le ragnatele ed evitare che Coutinho con la sua botta dalla distanza le tolga dal loro posto. Che David De Gea sia un mostro tra i pali non è una novità, eppure riesce sempre a stupire. La speranza negli occhi dei giocatori del Liverpool si infrange d'un tratto sul tuffo del portiere spagnolo. Le urla rimangono strozzate in gola. Lo United strappa un punto ad Anfield. Così.

Fonte immagine: Getty Images
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4 - GIUSTO UN GIROUD
Sunderland - Arsenal 1-4 

All'Arsenal manca un centravanti, dicono. Giroud non è incisivo, dicono. Beh, dopo un paio di mesi in soffitta a recuperare da acciacchi fisici post-Euro2016, l'attaccante francese ha deciso di rientrare nei giochi vincendo con una doppietta la gara sul campo del Sunderland. Due gol nel giro di 7 minuti dal suo ingresso in campo. Tanto per cominciare, perchè la stagione è ancora lunghissima.

Fonte immagine: Sky Sports
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3 - ​GUARDIOLA UN POCHETTINO CONFUSO
Tottenham - Manchester City 2-0

Il mese di ottobre del Manchester City ha disegnato la peggior serie negativa di Guardiola da allenatore, con 6 partite senza vittoria. La prima è stata la disfatta tattica sul campo del Tottenham, un'umiliazione per gli Sky Blues, vittima dell'asfissiante intensità degli Spurs lungo tutti i 90 minuti. Gli occhi di Dele, qui intento a realizzare il 2-0, spiegano a sufficienza.

Fonte immagine: Fox Sports
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2 - PASSAGGIO DEL TESTIMONE
Chelsea - Manchester United 4-0

Dietro a quella stretta di mano tra Conte Mourinho si nascondono troppi aspetti. Il portoghese che viene subissato di reti in quello che era il suo regno, senza mandare giù la reazione dell'avversario al quarto gol, quando incita la folla compattando ulteriormente l'ambiente. Mou non lo accetta, è un'umiliazione dal suo punto di vista. Vero o meno, sta di fatto che Antonio si è definitivamente preso Stamford Bridge. In faccia a chi, fino a pochi mesi fa, era considerato l'unico in grado di farlo.

Fonte immagine: FC Inter 1908
Fonte immagine: FC Inter 1908

1 - HEATON? HAT OFF
Manchester United - Bournley 0-0

Al numero uno ci possono stare rivalità, gesti tecnici, coppie d'oro, magie, colpi di genio. Stavolta no, stavolta c'è l'istinto. Situazione: cross dalla destra, Ibrahimovic sul secondo palo si inventa una girata che già vede in porta, finchè d'improvviso si materializza Tom Heaton. E para. Vien difficile descrivere come lo fa. Ma para. Ed è qualcosa di sensazionale.