L'Arsenal torna ad assaporare almeno per una notte la vetta della classifica di Premier League. Aspettando il Chelsea, la squadra di Wenger sale a quota 34 agganciando i concittadini grazie all'odierno 3-1 ottenuto tra le mura amiche contro lo Stoke City, andato in vantaggio grazie ad Adam ma rimontato dalle reti di Walcott, Ozil e Iwobi, allungando la striscia di risultati utili consecutivi in campionato fino a quattordici.

Il recupero degli uomini chiave è la seconda miglior notizia per Wenger dopo il risultato per 3-1, anche se l'inizio è tutt'altro che rose e fiori: Muniesa si inventa un sinistro di prima intenzione da fuori area che alto di pochissimo dopo pochi minuti, ma gli uomini dell'alsaziano si riprendono il dominio territoriale, risultanto leggermente inconcludenti.

Alla mezz'ora la frittata sembra pronta per cuocere, visto che Xhaka frana addosso ad Allen in piena area: Mason indica il dischetto, dal quale Adam incrocia con il mancino spiazzando Cech. Altro brivido poco dopo l'1-0, Arnautovic va via tra tra quattro, ma Monreal lo mura in piena area al momento del tiro. Da quel momento in poi è un altro spagnolo ad essere protagonista: Hector Bellerin, subentrato a Mustafi al 25', cambia totalmente volto alla partita.

La svolta per l'Arsenal. (Fonte immagine: Twitter @Squawka)
La svolta per l'Arsenal. (Fonte immagine: Twitter @Squawka)

La prima firma il classe '95, rientrante da un infortunio, la mette a tre dall'intervallo: vola sulla destra, crossa sul primo palo trovando il taglio di Walcott, il cui tocco in anticipo gela Grant sul primo palo per l'1-1. La gara cambia di nuovo, i padroni di casa volano sulla fiducia: Alexis da fuori, dopo una palla lavorata da Chamberlain, manda alto di un nulla; l'esterno si mette anche in proprio qualche minuto dopo, calciando alto sul suggerimento di Bellerin. Lo Stoke risponde nel recupero con una soluzione estemporanea di Shaqiri, destinata alle mani di Cech.

La ripresa si apre con il raddoppio dei Gunners: il solito Chamberlain legge il taglio profondo Ozil, cosa che non fa la difesa Potter, attratta da Sanchez; il cileno scivola però a terra, così il turco-tedesco si trova in condizioni di concludere di testa tutto solo e fare 2-1. Il vantaggio è nuova linfa, l'Arsenal spinge ancora e ci prova anche da fuori: Xhaka col sinistro va largo, Chamberlain trova i guantoni di Grant.

Hughes si gioca anche la carta Crouch per avere più peso nel 4-3-3, la quale appare vincente, non fosse per l'ottimo riflesso di Cech sull'incornata. Sul ribaltamento di fronte il solito incredibile Sanchez corre, viene steso da Martins Indi ma favorisce l'inserimento del subentrato Iwobi, che col destro manda la gara agli archivi a 15 dalla fine. Il resto è simil-garbage time, Grant è ancora chiamato a un paio di parate, ma il risultato finale parla chiaro: sorrisi gunners, la corsa continua.