Un ottimo Everton sconfigge un Manchester City sottotono nella 21esima giornata di Premier League. Gli uomini di Koeman con 4 goal conquistano i 3 punti e salgono a quota 33. Forse per Guardiola si spengono definitivamente i sogni di titolo.

Il Match

Ronald Koeman sceglie il classe '96 Holgate come uno dei 3 centrali nella difesa a 5 ed il classe '98 Davies a centrocampo, alla seconda consecutiva da titolare. In avanti c'è Mirallas a sostegno di Lukaku. Stekelenburg non al meglio, gioca Robles in porta. Il neo acquisto Schneiderlin parte dalla panchina.

Per Pep Guardiola una sola grossa novità: lo schieramento di Zabaleta al fianco di Tourè davanti alla difesa, viste le assenze di Fernando e Fernandinho. Nel solito 4-2-3-1 il riferimento offensivo è Aguero, sostenuto da Sterling, Silva e De Bruyne, che ha recuperato dall'influenza. Kolarov torna in panchina dopo 12 presenze consecutive da titolare, l'ultima panchina risale alla gara d'andata dell'Etihad.

Koeman e Guardiola sono stati compagni di squadra al Barcellona dal 1990 al 1995, www.premierleague.com
Koeman e Guardiola sono stati compagni di squadra al Barcellona dal 1990 al 1995, www.premierleague.com

Inizio buono dell'Everton che in fase di possesso si dispone con un 3-4-2-1, alzando Barkley sulla trequarti. Al 10' bellissima azione in verticale dei Toffees che vanno in rete, ma sull'assist di Lukaku Coleman è in fuorigioco ed è inutile il tap in di Barkley. Due minuti più tardi Baines chiude bene su Sterling che aveva saltato Robles, ma il portiere tocca l'inglese sull'uscita e poteva starci il rigore. Partita intensa e con alti ritmi, ma le due squadre faticano a creare occasioni. Buono l'inserimento di Sterling sull'imbeccata di De Bruyne al 25' ma la conclusione al volo è debole e centrale. Azione fotocopia due minuti dopo, stavolta è Silva a non sfruttare la chance. Al 34', alla prima vera azione offensiva, l'Everton passa in vantaggio: Davies in verticale trova Mirallas che serve Lukaku in mezzo all'area, il quale con il piatto sinistro batte Bravo. Freddo e lucido il belga a beffare in controtempo il portiere cileno. Tutto nasce però da una pessima palla persa in uscita dall'ex Stones.

Il piazzato di Lukaku, www.premierleague.com
Il piazzato di Lukaku, www.premierleague.com

Al 38' siluro mancino di Sterling dai 20 metri, palla a lato di pochissimo. All'ultimo minuto di recupero è Sagna ad andare vicinissimo al pari, Davies ben appostato sulla linea riesce a liberare.

Buonissima prova dell'Everton al cospetto del Manchester City che non sembra molto brillante. Oltre il 70% di possesso palla per i Citizens ma sterilità davanti. Tanta intensità per gli uomini di Koeman che sono meritatamente in vantaggio.

Pronti via ed arriva il raddoppio dell'Everton con Mirallas che dopo aver servito l'assist sul primo goal si mette in proprio ed in diagonale fa 2-0. Stavolta l'ultimo passaggio è di Barkley che trova il belga sul filo del fuorigioco.  

Diagonale chirurgico di Mirallas, www.premierleague.com
Diagonale chirurgico di Mirallas, www.premierleague.com

Dopo il raddoppio il City non riesce a costruire palle goal così Guardiola sceglie di inserire Iheanacho al posto di Zabaleta per affiancare Aguero, mai pericoloso in più di un'ora di gioco. Debutta Schneiderlin con la nuova maglia al 65', al posto di Mirallas. Pericoloso il Kun al 72', Robles si distende in corner. Everton molto compatto, per il Man City non ci sono spazi. Al 79' il 18enne Tom Davies trova uno splendido pallonetto e chiude il match, 3-0. L'azione l'aveva fatta partire proprio lui e con caparbietà è andato a chiuderla. Sfiora il poker Lukaku al 83' con il City che ha definitivamente mollato. A recupero scaduto arriva anche il poker dell'esordiente Lookman. Pubblico tutto in piedi per i Toffees.

Il terzo goal di Davies, www.premierleague.com
Il terzo goal di Davies, www.premierleague.com

Vittoria chiare e netta dell'Everton che domina ed infierisce su un City inguardabile. Per Davies un goal che suggella una prestazione praticamente perfetta. Gran partita anche per Lukaku, sempre grande opportunista, esordio da sogno per Lookman. Tutti insufficienti tra i Citizens, Stones disastroso.