Forte smorfia di dolore, mani sull'articolazione infortunata. Questo è quanto i presenti ad 'Old Trafford' hanno dovuto assistere ieri sera nel corso del match giocato dal Manchester United contro l'Anderlecht, gara valevole per il ritorno dei quarti di finale di Europa League. Il successo ai supplemntari (2-1) con cui i Red Devils hanno ottenuto il pass per approdare alle semifinali, è stato pesantemente macchiato dal brutto infortunio (con molta probabilità di grave entità) a cui è andato incontro Zlatan Ibrahimovic.

Nel corso di un'azione di gioco, il ginocchio destro dello svedese è rimasto piantato nel terreno, con una torsione innaturale dell'articolazione: paura tanta, ed ancor di più il dolore, lancinante, avvertito da Ibra. Bisognerà valutare l'entità del problema, ma c'è preoccupazione, anche per la carriera di un giocatore ormai 35enne, dunque non più giovanissimo.

Il tecnico dello United, Josè Mourinho, è in ansia per le condizioni fisiche del su fuoriclasse. Subito dopo la gara, ha dichiarato: "Temiamo sia un infortunio al crociato per Ibrahimovic" ma in ogni caso preferisce non sbilanciarsi, in attesa di tutti gli esami strumentali del caso a cui Ibrahimovic si sottoporrà: "Preferisco non parlarne in virtù della mia esperienza, attendo gli esami clinici, poi valuteremo il da farsi".

Lo svedese non ha vissuto di certo la sua miglior serata della carriera. Durante il match, ha avuto più di un'occasione per lanciare lo United di Mourinho verso la qualificazione, e spegnere i bollenti spiriti di un mai domo Anderlecht, ma non è riuscito a sfruttarla, risultando parecchio impreciso sotto porta. Nel finale ha chiesto anche un rigore non concesso però dall'inamovibile arbitro, e all'ultimo minuto dei tempi regolamentari è accaduto il fattaccio. Dopo un salto è ripiombato a terra in malo modo, ed il ginocchio destro ha avuto la peggio. Soccorso con la barella, si è poi rialzato ed è stato aiutato ad uscire dal campo. Ma l'espressione del volto, dilaniata dal dolore acuto, non lascia presagire nulla di buono.