Terza vittoria consecutiva per il Chelsea. Dopo lo stop interno alla prima contro il Burnley, i Blues nella quarta giornata di Premier League arriva a quota nove punti, battendo il Leicester per 1-2 al King Power Stadium. 

Fonte immagine: Twitter @ChelseaFC
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Le scelte - Solo panchina per il grande ex Drinkwater, stessa sorte che tocca a Zappacosta, altro acquisto dell’ultimo minuto, e Hazard, a riposo per la Champions. Anche Willian parte fuori, Conte sceglie i tre in mezzo: Kanté, Bakayoko, Fabregas. Solo Pedro supporta Morata, metre Cahill sconta l’ultimo turno di squalifica. Nessuna novità per i padroni di casa, classico 4-4-2 con Slimani ad affiancare Vardy in avanti.

Il primo squillo della gara è un destro di Morata che Schmeichel tiene in tuffo, ma il pallino del gioco è soprattutto in mano ai padroni di casa, propositivi e come sempre lucidi in pressione. Dietro però gli uomini di Shakespeare ballano e l’ex Real prova approfittarne nuovamente, lisciando un suggerimento verticale di Fabregas. Il Chelsea si difende con ordine e non concede spazi, soprattutto a Mahrez, che prova ad entrare dentro al campo ma trova sempre una selva di uomini. Il ritmo si abbassa, intanto David Luiz ci prova da punizione trovando la presa dell’estremo di casa, il quale si vede spaventato da una deviazione di Morgan su cross di Moses pochi minuti dopo, con palla larga di poco. Stesso esito tocca ad un diagonale destro di Vardy, che al solito scappa in profondità e incrocia risultando di poco impreciso.

Il Chelsea torna a farsi vedere nell’area avversaria a dieci dal termine, ancora con Morata, murato per ben due volte in qualche modo da Morgan. Al terzo tentativo però il giamaicano soccombe e lo spagnolo di testa mette in rete un cross al bacio di Azpulicueta al 41’. Due minuti prima Courtois aveva salvato il risultato con una parata a mano aperta su Slimani, innescato da Mahrez e anche bravo a piazzare; più bravo di lui il portiere belga, che nel finale corre anche alcuni brividi, ma ad essere chiamato in causa è il collega danese, reattivo su Moses.

Fonte immagine: Twitter @ChelseaFC
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Nella ripresa Shakespeare cambia inserendo Gray e King, ma la sfortuna lo assiste e Kanté lo punisce: diagonale rasoterra destro dai venticinque metri, Schmeichel ha la visuale ostruita da Morata e parte in ritardo. Palla che si insacca beffarda: 0-2. Fabregas sfiora il 3-0, ma è invece il Leicester a trovare la porta con un rigore forte e centrale di Vardy, soltanto toccato da Courtois e procurato proprio dal centravanti inglese su fallo del portiere belga. Il gol offre speranza alle Foxes, che si riversano in avanti anche con un Iheanacho in più, mentre Conte lancia nella mischia Hazard, Willian ed il debuttante Zappacosta: questi ultimi vanno ad un passo dal 3-1, rispettivamente con un destro a giro ed un diagonale che sibilano a lato del palo.

Nei quattro di recupero si scatena l'assedio del Leicester, ma ci sono spazi di cui il Chelsea approfitta: Willian si trova sul destro la palla della sicurezza, calcia però addosso al portiere. Non cambia nulla: il triplice fischio finale è accolto dalla festa ospite, terza vittoria consecutiva per Conte. Leicester fermo a tre punti.