Philippe Coutinho is back, ma per davvero stavolta. Il brasiliano, dopo le peripezie estive e le voci sul trasferimento al Barcellona, trascina il suo Liverpool ad una importantissima vittoria sul campo del Leicester. 2-3 il risultato finale nella gara della sesta giornata di Premier League 2017/18, una sfida dominata dal fenomeno brasiliano, che apre con un assist per Salah, segna su punizione il gol del raddoppio e trascina i suoi fino all'uscita dal campo dopo 77 minuti. Il Leicester accorcia due volte con Okazaki e Vardy, ma il gol dell'1-3 di Henderson e il rigore parato da Mignolet risultano decisivi.

Fonte immagine: Twitter @LFC
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Le scelte - Solito (e solido) 4-4-2 per Shakespeare, senza particolari sorprese. Dopo le rotazioni in Carabao Cup - vittoria per 2-0 proprio ai danni dei Reds nel sedicesimo di finale - rientrano in sette, vengono confermati Morgan, Chilwell, Ndidi e Albrighton. Davanti Vardy ed Okazaki a fare coppia. Quattro conferme e sette cambi anche per Klopp: ritornano soprattutto Salah e Firmino in attacco, oltre alla difesa - con Gomez ancora a destra - e Mignolet tra i pali.

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Equilibrio in avvio, alta intensità in mezzo al campo e squadre che si combattono. Servono gli squilli dalla mediana per sbloccare la gara: palo di Can dalla distanza con un rasoterra  quasi chirurgico, sulla respinta Salah a porta spalancata sbaglia un clamoroso rigore in movimento. L'egiziano si fa immediatamente perdonare arrivando a colpire di testa sul secondo palo un cross delizioso di Coutinho dall'out di sinistra: Schmeichel non riesce a smanacciare ed è 0-1. Il Liverpool si dimostra nuovamente in grado di rovinarsi con le proprie mani regalando, tramite Mignolet, un pallone ad Okazaki che ai trentacinque metri da posizione defilata calcia, lo stesso portiere belga ci mette il piede per salvarsi. A scacciare i fantasmi ci pensa una punizione magnifica di Coutinho, a giro sopra la barriera direttamente in porta, imprendibile per Schmeichel.

Reazione ancora a cura di Okazaki, che vede annullarsi un gol in posizione regolare. Il giapponese è il pericolo numero uno per la difesa di Klopp, il quale vede anche i suoi avanti non essere troppo lucidi: a ridosso del 45', palla larga di Firmino che manca il diagonale con il mancino. Nel recupero il Leicester in qualche modo la riapre, anche in maniera sporca e fortunosa: una mezza trattenuta di Okazaki impedisce a Mignolet di arrivare sul pallone, la sfera rimane vagante e vien toccata in rete in allungo proprio dal giapponese, che riesce a insaccare l'1-2.

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Secondo tempo all'insegna soprattutto della confusione, Coutinho col destro ci prova ma Schmeichel sblocca senza particolari problemi. Match che prosegue senza che nessuna delle due squadre controlli, ci si muove su batti e ribatti continui senza equilibrio: a pagare lo scotto della strategia è il Leicester, che concede spazio a Sturridge ed Henderson, conclude quest'ultimo col destro alle spalle di Schmeichel al 68'. Nel giro di cinque minuti cambia però ancora tutto, o quasi, con Jamie Vardy che sale in cattedra: non solo trova il tap-in vincente per accorciare fino al 2-3, ma si procura anche un rigore causato di calcione di Mignolet, che esce malissimo. Il Liverpool vede i fantasmi, ma l'estremo belga trova il migliore dei modi per farsi perdonare, respingendo il penalty di sola potenza battuto proprio dal numero nove.

Il Leicester sembra voler preparare l'assedio finale, ma le migliori occasioni sono anche per il Liverpool, con i subentrati nel reparto avanzato a cercare di chiudere definitivamente la gara. Sturridge è pericoloso e chiama due volte alla parata Schmeichel, Wijnaldum invece apre troppo il destro dopo un'ottima progressione di Chamberlain. I cinque minuti di recupero scorrono tra pochi pensieri per Mignolet. Finisce 2-3. Sale a undici punti il Liverpool, dietro le due di Manchester ed il Chelsea, insieme a Tottenham e Watford. Resta fermo a quattro punti il Leicester, alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite.