Soffre più del previsto il Tottenham, che batte di misura un coriaceo Crystal Palace, grazie ad una prodezza di Son all’ora di gioco, che permette ai londinesi di agganciare il Manchester United in seconda piazza, a ventitre punti. Partita equilibrata, con il Tottenham che gestisce il possesso palla, ma gli ospiti hanno avuto diverse occasioni da rete, con Zaha, Townsend e Cabaye, prontamente murate dall’esordiente Gazzaniga, autore di una buonissima prova, nonostante un paio di uscite rischiose. Rossoblù ancora fermi all’ultimo posto, ma di fronte ad un Tottenham fresco vincitore contro il Real Madrid e con il morale alle stelle, era quasi impossibile fare di meglio.

Pochettino deve far fronte all’emergenza difesa, schierando il terzo portiere, Gazzaniga. Il manager degli aspira rinuncia ad Alderweireld e lo sostituisce con Sanchez assieme a Vertonghen a formare la coppia centrale. Come terzini presenti Aurier e Rose, mentre Winks guida la mediana, affiancato da Dier e Sissoko, dietro ai due trequartisti Son ed Eriksen, che convergono più verso il centro, vista l’assenza di Alli. In attacco c’è Harry Kane.

Scolastico 4-4-2 per il Crystal Palace, con l’ex Townsend in attacco assieme a Zaha, supportati da Loftus-Cheek e Schlupp mezz’ali, mentre in mediana ci sono Milivojevic e Cabaye. Sakho e Dann formano il duo al centro della difesa, davanti a Speroni tra i pali, mentre sulle fasce troviamo Fosu-Mensah e Ward.

Il Crystal Palace mette subito pressione ai padroni di casa, con un cross pericoloso di Zaha che vede Sakho, ma il centrale non raggiunge la sfera, nonostante un’uscita a vuoto di Gazzaniga, rimediando un pugno involontario dallo stesso portiere. Come prevedibile, il copione della partita è chiaro: Tottenham costantemente in possesso palla, mentre gli ospiti minimizzano i rischi chiudendosi in difesa, pronti a ripartire. Al decimo minuto di gioco c’è il primo tiro in porta per gli Hotspur, con Kane che impegna Speroni in due tempi, tuttavia la partita non decolla, la truppa di Pochettino gioca su ritmi abbastanza bassi rispetto ai propri standard. Alla mezz’ora, c’è un’altra chance per i Lilywhites: intesa tra i due terzini, Aurier vede l’inserimento del collega Rose che crossa, ma l’inglese prende male la palla di testa, spedendola a lato. Al 36’ c’è una ghiotta occasione da rete per il Crystal Palace, con Dann che incorna di testa su corner, ma Gazzaniga è provvidenziale e strappa la sfera dalla rete. Poco prima dell’intervallo c’è spazio per un’ultima palla-gol sprecata, questa volta da Son, che non serve Kane e cerca l’azione personale, calibrando male il tiro.

Si torna sul prato di Wembley e i rossoblù sono subito pericolosissimi: Townsend sfiora il gol dell’ex, facendo partire un potente tiro dalla sinistra, ma Gazzaniga è reattivo e salva in corner. Gli Hotspur provano a spingere con Rose, ma al 57’ gli ospiti si divorano un gol fatto: Zaha riceve da una palla persa di Aurier e si trova a tu per tu con Gazzaniga, lo dribbla, ma manda fuori a lato nonostante la porta sguarnita, mentre due minuti dopo, il portiere argentino salva su un colpo di testa da distanza ravvicinata di Milivojevic. Al 64’, dopo una serie di rimpalli in area, Son raccoglie la sfera dalla mezzaluna sul limite dell’area e scarica un pregevole tiro ad effetto che gonfia la rete. Nonostante il gol subito, la truppa di Hodgson cerca con insistenza il pari, con Cabaye e Zaha attivi sul fronte offensivo, mentre il Tottenham perde il controllo del gioco, complice la stanchezza. All’81’, Son ha la palla del KO, ma sbaglia clamorosamente davanti al portiere, mandando a lato da distanza ravvicinata. Negli ultimi minuti, i padroni di casa amministrano sapientemente il vantaggio, portandosi a casa i tre punti, grazie al gol di Son.