Domenica ha deciso il big match Chelsea-Manchester United con una sua testata; ora la concentrazione è tutta sulla Nazionale spagnola, con le amichevoli in programma le amichevoli contro Costa Rica e Russia, padrona di casa al Mondiale della prossima estate, dove le Furie Rosse saranno certamente protagoniste. Alvaro Morata si appresta a vivere una stagione piena di impegni, con il club sul doppio fronte Premier League-Champions League che saranno propedeutici alla preparazione ottimale per la rassegna iridata.

Qualche giorno fa, in una intervista alla Gazzetta dello Sport, lo spagnolo raccontò di come la sua intenzione non fosse quella di tornare al Real Madrid dopo i due anni alla Juventus, ma venne obbligato dagli accordi contrattuali stipulati dalle due società, facendo storcere il naso ai tifosi Blancos. Ora sulle pagine di Marca l’attaccante torna sulla questione, chiarendo alcuni punti: “Il Real è il Real e qualsiasi giocatore vorrebbe giocarci, perché avrei dovuto lasciarlo se non per voler giocare maggiormente? Nulla più. Si è arrivati a dire che io non volevo lottare: l’ho fatto per tutta la mia vita per arrivare a giocare nel Real e per cercare di far parte dell’undici titolare. Ma avevo bisogno di giocare e ho trovato nel Chelsea ciò che volevo. Ora sono stato per tre partite lontano dalla miglior forma fisica e ho continuato a giocare, è ciò di cui avevo bisogno. Il Real Madrid non poteva garantirmi questo”.

A consigliargli di lasciare la capitale spagnola è stato l’allenatore, Zinedine Zidane: “Mi disse: “Alvaro, capisco che se tu vuoi giocare e avere continuità, la cosa più logica sia andare via”, dicendomi anche che se avessi voluto rimanere avrei potuto farlo, ma ci sarebbero state tante altre opzioni offensive”, però Morata vuole precisare che resterà grato a Zidane “perché mi ha dato l'opportunità di vincere un'altra Champions e di giocare nel Real”.

Ora il suo presente si chiama Chelsea: “Non mi pentirò mai di aver scelto un club come il Chelsea. Magari potessi rimanere per sempre qui”. Con un obiettivo importante e ben chiaro: “Ho imparato e ho vinto in Italia, ho vinto nel Real Madrid e mi sono sentito importante. Adesso ho di fronte la sfida di poter essere campione anche in Inghilterra. Questo è il mio obiettivo: vincere la Premier ed entrare nella storia come spagnolo capace di vincere in tre Paesi diversi”.

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