Weekend di derby, weekend di fuoco! Roma, Madrid e… Londra. In questo finesettimana così ricco di emozioni ed intrecci, torna uno dei classici del calcio inglese: il North London Derby, Arsenal contro Tottenham, per ribadire, al di là della classifica e dei risultati, la supremazia sulla capitale. L’appuntamento, all’Emirates Stadium, è per le 13:30 italiane.

Gunners che arrivano al confronto dopo due risultati non positivi racimolati prima della sosta: lo 0-0 in Europa League contro la Stella Rossa, seppur ottenuto con un XI totalmente sperimentale e comunque non problematico ai fini della qualificazione, ma soprattutto il 3-1 incassato dal Manchester City. Per l’ennesima volta nel recente passato, dunque, Wenger ed i suoi si sono sgretolati davanti ad un ostacolo di spessore come la capolista.

L’alsaziano potrà però puntare sull’imbattibilità interna: all’Emirates, quest’anno, in campionato, sono arrivate cinque vittorie su altrettante apparizioni. Sicuramente, però, dopo Leicester, Bournemouth, WBA, Brighton e Swansea, gli Spurs saranno la prima armata vera e propria ad arrivare sul prato dei Gunners, costretti a vincere per non perdere il passo con il trenino per l’Europa: il quarto posto del Chelsea dista solo tre punti.

Arsene Wenger dovrà fare i conti con qualche assenza di troppo in vista del derby: la pausa per le nazionali ha restituito un Olivier Giroud malconcio, con un problema al ginocchio. In dubbio, almeno fino alla rifinitura, anche Welbeck e Mustafi, entrambi al rientro da qualche problemino fisico. Dovrebbe tornare, quindi, da punta centrale, Alexandre Lacazette, con tutta la qualità di Ozil e Sanchez a supporto. Solito 3-4-3 previsto per i Gunners, con Koscielny a guidare la retroguardia: con lui Monreal, mentre in caso di forfait di Mustafi il terzo sarà uno tra Mertesacker ed Elneny. A centrocampo, Ramsey e Xhaka formeranno la mediana mentre Bellerìn e Kolasinac si occuperanno delle due fasce.

Spurs che, dal canto loro, arrivano alla sfida in forma smagliante: prima della sosta, i ragazzi di Pochettino hanno trionfato, a Wembley, contro il Crystal Palace: è bastato il sigillo di Heung-Min Son, dopo l’ora di gioco, per chiudere una partita mai in pericolo. Vittoria che ha permesso ai bianchi di Londra di agganciare, a quota 23 punti, il Manchester United di Mourinho.

Il vero capolavoro, però, è arrivato durante la settimana precedente, con il Tottenham capace di trionfare, davanti al pubblico amico, contro il Real Madrid in Champions League: un 3-1 travolgente, con Dele Alli assoluto mattatore ed autore di una doppietta, prima del sigillo di Eriksen e del gol della bandiera firmato da Ronaldo. Una vittoria che ha praticamente già ipotecato la qualificazione agli ottavi di finale, mentre in territorio nazionale continua la rincorsa alla leadership del City, già a +8.

Per Pochettino, l’XI è quasi già fatto, anche se una defezione pesante potrebbe modificarlo: Lloris è ancora alle prese con qualche fastidio all’anca, così come Vorm al ginocchio: i pali degli Spurs potrebbero essere nuovamente affidati all’argentino Paulo Gazzaniga. Se il giovane sudamericano potrebbe sentire la pressione, sicuramente questo non succederà a Dier e Vertonghen, che formeranno assieme a Davidson Sanchez la linea di difesa. In mezzo, Dembélé e Winks sembrano destinati ad occupare la zona centrale, mentre Trippier potrebbe avere la meglio nel ballottaggio con Aurier. A sinistra, invece, stazionerà Rose. In avanti, solito tridente delle meraviglie: Dele Alli, Christian Eriksen ed Harry Kane saranno incaricati di causare problemi a Petr Cech.

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.