Lunedì di sorteggi. Il Chelsea - secondo al termine della fase a gironi, alle spalle della Roma - incassa il montante, a Nyon destino "crudele", pericolo spagnolo. Si rinnova la rivalità con il Barcellona, gara d'andata a Stamford Bridge, favori del pronostico a tinte catalane. Conte non si scompone e pensa alla Premier. Turno infrasettimanale, blues di scena già questa sera sul campo dell'Huddersfield. Sulla carta, match a senso unico, divario tecnico ampio. In realtà, tensione e preoccupazione a contaminare l'ambiente, una rivolta silenziosa in grado di rimettere in equilibrio la sfida. La caduta di misura con il West Ham chiude a doppia mandata i sogni di titolo, il City veleggia a +14 e il Chelsea - terzo - deve guardarsi anche da chi insegue. Conte è nuovamente nell'occhio del ciclone, per dichiarazioni e scelte. Il 3-5-2 non convince, l'atteggiamento è - rispetto al recente passato - estremamente rinunciatario. Manca la fame agonistica tipica delle squadre di Conte. In più problemi interni, il rifiuto del rinnovo di Hazard, alcuni big in rotta con il tecnico, l'occhio attento della società. 

La partita alle porte - fischio d'inizio alle 21 - appare così senza ritorno. Conte non può disporre di Morata, è sostanzialmente costretto a proporre un attacco senza riferimenti, con giocatori rapidi e veloci. Willian e Pedro occupano una zona più centrale, alle spalle del falso nove Hazard. Kanté e Drinkwater - non al meglio - presidiano la mediana, con Alonso e Moses in corsia. Azpilicueta, Christensen e Rudiger formano il pacchetto a protezione di Courtois. La variabile è Batshuayi. Con il suo innesto, naturale arretramento di Hazard. 

Chelsea Twitter
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L'Huddersfield di Wagner, al John Smith's Stadium, non intende cedere le armi. Il fortino di casa può agevolare il compito di un gruppo rilanciato dal convincente successo con il Brighton. 2-0, ad interrompere una serie di quattro sconfitte, con tredici gol al passivo. Dodicesima posizione in Premier, 18 punti, situazione al momento tranquilla. 

4-2-3-1 questa sera, con Mounie a reggere il peso davanti. Tre uomini sulla trequarti, Parra, di rientro dopo la squalifica, e Kachunga ai lati di Ince. Cerniera di centrocampo formata da Hogg e Mooy. A difesa di Lössl, Smith, Zanka, Schindler e Malone. Fuori Stankovic, Billing, Hefele e Palmer.