Turno infrasettimanale e qualche cambio nelle due squadre. Si nota in particolare nello Stoke l'assenza di Jesè e Choupo-Moting. Servono punti ai Potters, che in caso di sconfitta permetterebbero al Newcastle di guadagnare una posizione e a West Ham e West Bromwich Albion di provare l'aggancio. Il Burnley invece sta vivendo un sogno. È la vera rivelazione del campionato e, con un successo, andrebbe momentaneamente in zona Champions. La partita è brutta, con poche occasioni da gol e poco movimento, ma alla fine i Claret sfruttano l'unica occasione creata, andando a segnare e a vincere grazie a Barnes.

Formazione Burnley (4-4-2) - Pope; Bardsley, Long, Tarkowski, Ward; Gudmundsson, Defour, Cork, Arfield; Hendrick, Wood. All. Dyche.

Formazione Stoke City (3-4-3) - Butland; Zouma, Shawcross, Cameron; Diouf, Fletcher, Allen, Pieters; Shaqiri, Crouch, Sobhi. All. Hughes.

PRIMO TEMPO

Per quanto il Burnley abbia una classifica nettamente migliore, i Potters non possono permettersi di lasciare per strada altri punti. Lo Stoke parte subito forte dunque, con Crouch che riceve palla in area e centra il palo destro. Sempre biancorossi in avanti, in particolare con Shawcross che arriva al cross al 12', ma Pope in uscita evita problemi. Bravo poi Diouf a partire dalla fascia per inserirsi e ha anche unìottima chanche, colpendo di testa all'altezza del dischetto del rigore, ma manda la sua incornata di poco fuori sulla sinistra.

Superata la mezz'ora, può dunque rammaricarsi Hughes, visto che sono stati quasi solo gli ospiti ad avere occasioni per colpire. Il tecnico gallese prova anche il primo brivido, visto che su un calcio piazzato il Burnley prova a farsi notare, ma la difesa riesce a rifugiarsi in angolo. Tegola dall'altro lato per mister Dyche, che al 41' deve rinunciare a Ward per infortunio. Al suo posto dentro Taylor. Il primo tempo termina sullo 0-0, pochissime le occasioni per sbloccare effettivamente il match.

SECONDO TEMPO

La ripresa si apre con Shaqiri che prova a mettere in mostra le sue capacità balistiche dalla distanza, ma Pope è attento e non deve  nemmeno muoversi per bloccare la sfera. Pareggia il conto degli infortunati lo Stoke al 64', con Zouma che resta a terra. Non ce la fa a proseguire la sfida l'ex Saint-Etienne e al suo posto entra Wimmer. Sembra quasi essere una gara a chi tira la bordata da fuori migliore. Entrambe le squadre infatti sono blindate e non si riesce a trovare spazi, tranne che andando alla conclusione da distanza siderale. Ci prova anche Defour, ma anche Butland non deve neanche sforzarsi per neutralizzare il tutto. Ha spazio invece un po' più vicino al limite dell'area di rigore Gudmundsson, ma la sfera termina direttamente in curva, per la felicità di qualche tifoso. Hughes, vedendo il cronometro scorrere senza che il ghiaccio si rompa in alcun modo, si gioca la carta Choupo-Moting, che tenta subito di mettere la sua firma, ma l'estremo difensore ospite blocca senza problemi.

All'87' l'occasione forse migliore per gli ospiti. Sobhi apre per Diouf, sponda per Crouch che sfrutta le sue leve lunghissime per stoppare in area un pallone difficile e girarlo verso la porta avversaria. La stoccata è però imprecisa e termina fuori. La legge del gol sbagliato gol subito raramente mente e anche in questa partita emette il suo verdetto. Siamo all'89', lancio dalle retrovie, uno due al limite dell'area tra Arfield e Barnes, con quest'ultimo che scarica un bolide alle spalle di Butland (1-0). Esplode il Turf Moor, che, nell'ottica di continuare la marcia verso i piazzamenti europei, stava vedendo la sfida complicarsi sempre di più. I Potters allora provano a sfruttare gli ultimissimi minuti per cercare di riagguantare almeno il pareggio. Choupo-Moting tenta di sfruttare un cross di testa, ma il tocco è troppo debole e Pope può bloccare la sfera a terra. Tempo scaduto, Burnley che aggancia momentaneamente il quarto posto, Stoke che espone il fianco a Newcastle, West Ham e West Bromwich Albion.