Il Tottenham riprende a vincere e, dopo la vittoria netta contro lo Stoke, questa volta batte sul prato amico del Wembley il Brighton and Hove Albion con il punteggio di due a zero. Decisive per gli Spurs, le reti di Aurier e Son. Una gara prevalentemente controllata dai londinesi, che sbloccano nella prima frazione con un gol da cineteca del terzino, ma il raddoppio arriva solo sul finale con Son, che chiude i conti. Vittoria fondamentale per non perdere contatto con le zone nobili della classifica, gli Hotspur sono quarti, con quattro punti di deficit dal Chelsea.

Nel 4-2-3-1 di Pochettino, figura un graditissimo ritorno: il Coco Lamela, che rimpiazza Alli sulla trequarti, con Eriksen e Son a formare la linea dietro Harry Kane, punta centrale. Mediana double pivote con Winks e Sissoko che scala indietro, a causa del dirottamento di Dier in difesa, assieme a Vertonghen, per via dell’assenza degli altri centrali.  Aurier e Rose sulle fasce, davanti al portiere Lloris. 

Modulo speculare per il Brighton, che si affida a Tomer Hemed in attacco, supportato da Izquierdo, Kayal e Knockaert. In mediana Propper e Stephens formano la diga davanti alla difesa, guidata da Duffy e Dunk, con Schelotto e Bong terzini a presidiare la porta di Ryan.

I padroni di casa partono subito con intensità, cercando di mettere pressione alla truppa di Hughton: i primi squilli arrivano da Lamela, particolarmente apprezzato dal pubblico presente e Son, che prova a pungere con le sue accelerazioni. Al minuto ventitrè, c’è una ghiotta occasione da rete per il Tottenham: Son manca l’aggancio vincente, su invito di Kane, che fa sponda sul cross di Eriksen, mentre Lamela manda fuori pochissimo con una bella girata alla mezz’ora di gioco. Gli ospiti provano ad uscire dal guscio, con un corner pericoloso, Duffy incorna di testa, ma Lloris è reattivo e blocca senza paturnie. Al minuto 40’, Serge Aurier si inventa un clamoroso eurogoal, calciando direttamente dalla fascia, il suo tiro-cross finisce sul secondo palo, beffando Ryan e lascia increduli persino i compagno di squadra. Il primo tempo si chiude con il Tottenham in vantaggio, grazie al gol del terzino.

Al ritorno sul prato del Wembley, i padroni di casa vanno subito vicinissimi al raddoppio: al 49’ Ryan fa il miracolo su Kane e replica sulla ribattuta a colpo sicuro di Son, negandogli il 2-0. Due minuti dopo, Lamela vola sulla corsia centrale e piazza un mancino, ma la sfera si stampa sul palo complice una deviazione leggera del difensore avversario, mentre Dier manda alto di tacco sugli sviluppi del corner. Gli ospiti cercano il pari, affidandosi alla presenza fisica di Duffy, che ingaggia un duello con Lloris a suon di colpi di testa, ma l’occasione da rete più importante, fino ad ora, nasce dai piedi di Hemed, che improvvisa un mancino da distanza ravvicinata, mettendo a dura prova i riflessi del portiere francese.

Gli fa eco Kane, al minuto 75’, che impegna Ryan, dopo aver rubato un pallone a Schelotto. I Lilywhites provano a mettere in cassaforte la partita, con Rose all’83’, che sbaglia in area, mentre Kane prende palo su calcio di punizione due minuti dopo. All’87’ arriva il due a zero, che chiude il match: Eriksen su punizione dalla fascia punta il primo palo, Son la colpisce con un tuffo improvvisato e la palla gonfia la rete. La partita finisce due a zero per il Tottenham.

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Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.