Dopo il pareggio nel derby contro l'Everton, il Liverpool frena ancora e pareggia per 0-0 contro il West Brom. Gli ospiti chiudono bene gli spazi e mettono in difficoltà i Reds che giocano per buona parte della partita con la palla tra i piedi, ma senza alzare i ritmi e senza creare occasioni degne di nota. Nel primo tempo Robson-Kanu mette paura ai Reds colpendo la traversa, mentre nella ripresa la squadra di Klopp trova il gol, ma TIerney ferma tutto per fallo di mano di Solanke prima del tiro. La classifica non sorride né per Klopp né per Pardew: i Reds scendono al 5° posto, a pari punti con Tottenham (4°) e Burnley (6°), con il terzo posto a 4 lunghezze. Il West Brom è quartultimo, ma a pari punti con Crystal Palace e West Ham.

Klopp sceglie il solito 4-3-3 e la stessa linea difensiva vista nel Merseyside Derby, con Robertson largo e la coppia Klavan-Lovren al centro: gli unici cambi riguardano il portiere, con Karius che prende posto al centro della porta dei Reds, e Arnold che gioca da esterno basso a destra. In mezzo al campo torna Coutinho, che compone la linea a tre con Wijnaldum e Can, posto davanti alla difesa. Davanti torna il tridente classico con Salah, Firmino e Mané chiamati a segnare per dimenticare il pareggio nel derby. Il WBA risponde con lo stesso schieramento: Davanti a Foster, guidano la retroguardia Hegazi e Evans. La mediana è formata da Yacob, dedito all'impostazione, e da Livermore e Krychowiak con il compito di stoppare le avanzate dei Reds. L'attacco è formato da Kanu, Rondon e McClean.

Come spesso accade ad Anfield, è il Liverpool a gestire la partita e il possesso palla: i Reds dominano sotto questo aspetto nei primi 10' di gioco, con una sola occasione per i Baggies che hanno costretto Lovren a liberare l'area su un cross pericoloso di McClean. La prima chance della serata arriva al 17': Salah trova bene Firmino in verticale che apre troppo il piatto con il pallone che esce di pochissimo alla sinistra di Foster. I Reds girano bene la palla, ma troppo lentamente, senza trovare le verticalizzazioni con le quali Salah e Mané sanno far male alle difese avversarie. Alla mezz'ora Robson-Kanu fa tremare il pubblico di casa e la traversa: il gallese fa scendere il pallone all'ultimo e, a Karius ormai battuto, colpisce il legno superiore della porta del tedesco. I Reds rispondono nel finale: Alexander-Arnold pesca bene in area Salah al quale sfugge il pallone per quello che sarebbe stato un rigore in movimento.

Si ritorna in campo, ma il Liverpool è ancora con la testa negli spogliatoi e concede due occasioni al WBA: al 50' Karius alza sopra la traversa la punizione potente di Krychowiak; un minuto dopo lo stesso polacco batte il corner, mettendolo sulla testa di Yacob che gira in porta, ma è ancora bravo Karius che mette in angolo. Il Liverpool si fa vedere solo al 57' con Mané, ma il suo tentativo finisce largo. Al 65' Foster rischia di combinare un pasticcio: esce male con i pugni sul cross di Mané, poi prova a bloccare la sfera che però gli scappa via, ma per sua fortuna c'è Evans a spazzare lontano. I Reds provano a fare la partita, ma sono tanti gli errori negli ultimi 25 metri che regalano il possesso al WBA schiacciato nella propria metà campo da dopo l'ora di gioco. Klopp prova a dare la scossa a metà del secondo tempo, inserendo Solanke e Chamberlain per Mané e Wijnaldum poco ispirati questa sera. La scossa arriva, ma Tierney annulla tutto: Solanke mette dentro il gol del vantaggio all'83', dopo averla però toccata di mano. Il tocco c'è, ma non è assolutamente volontario. Occasione enorme anche per Chamberlain che calcia addosso ad un muro di maglie bianco-blu dopo l'uscita di Foster sui piedi di Salah. Il Liverpool attacca nel finale, ma non trova altre occasioni: ad Anfield si chiude a reti inviolate.

VAVEL Logo
About the author
Giorgio Freschi
Studente appassionato di Calcio, Nuoto, Tennis, Motori e molto altro. Scrivo di Inter ma non solo: sguardo a 360° sul mondo sportivo.