Arsene Wenger voleva vincerla. A testimonianza dell'assunto, le parole nel pre partita, le mosse all'interno del match e forse anche le espressioni facciali sul goal del 2-1, all'86esimo, di Marcos Alonso. La fortuna poi - e un piede niente male di Hector Bellerin - hanno salvato all'ultimo il tecnico francese. Certo, c'è rammarico ma non è la squadra che fa bel gioco che spesso vince. Come ha detto il giornalista Massimo Marianella, nella telecronaca per Sky Sport, "non è uno show di pattinaggio, dove si valuta la bellezza con un punteggio". No, nel calcio conta concretizzare le chance e mercoledì, forse anche con un po' di sfortuna, non sempre l'Arsenal ci è riuscito.

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Subito il doppio palo di Sanchez con una mega parata di Curtois, ha mostrato quanto i giocatori ci tenessero a quel match. Una partita molto sentita da parte di tutti quanti e le due squadre si sono date battaglia fino al 95esimo minuto, quando Bellerin ha scagliato un destro al volo sulla porta protetta dall'estremo difensore Blues. Lo stesso Bellerin che però ha causato - in modo piuttosto ingenuo - il calcio di rigore che ha conferito sia l'1-1, e sia un cambio di mentalità netto che poi ha portato il Chelsea ad attaccare con maggiore frequenza.

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Effettivamente, dopo il goal, dal centrocampo in giù, i giocatori hanno mutato il loro impatto. Partendo da Xhaka, che tenta un tunnel nella trequarti avversaria, regalando il pallone e facendo partire un pericoloso contropiede avversario non sfruttato in seguito da Morata. Sono leggerezze che costano caro e che distinguono i grandi giocatori da altri. Ovviamente la colpa del pareggio non è sicuramente sulla coscienza del centrocampista svizzero, ma sono segni da cui Wenger deve trarre spunti per lavorare.

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Infine i difensori, prima il terzino spagnolo ingenuamente calcia il piede di Hazard e poi è Mustafi a non imporsi su Marcos Alonso. Nel goal dell'ex Fiorentina, ha giocato ruolo chiave l'imprevedibilità. Una fragilità difensiva si è vista per altro - oltre ai goal - anche nei primi minuti, quando Chambers e di nuovo Mustafi sono rimasti a guardare mentre Morata ha ricevuto un lancio smarcante e si è presentato a tu per tu per Cech, ciabattando la conclusione.

Tra i tanti difetti, spuntano anche i pregi dell'Arsenal che gioca bene, ma che non riesce a vincere. Episodio analogo fu nel match contro il Manchester United dove i Gunners giocarono ad alto livello, perdendo 3-1. Grande prova del centrocampo di Wenger almeno nella fase offensiva, con Ozil protagonista di una gara sublime. La fiducia data a Wilshere inoltre sta dando i suoi frutti; il gallese sta rendendo molto bene e pare essere riuscito a trovare la giusta forma, il goal, in queste speciali immagini provenienti dalla curva, è tutto da gustare.

L'attacco poi è stato sicuramente molto sfortunato. In primis Alexis Sanchez che ha dato tutto per trovare la vittoria. Lacazette invece non è riuscito a lasciare il proprio segno sulla partita, quando ha avuto le occasioni tra i piedi ha trovato un grande Courtois, protagonista indiscusso del match insieme a Cech.