Brutta, molto brutta la partita del Chelsea davanti al pubblico amico in occasione della ventiduesima di Premier League. Un Leicester coraggioso, infatti, va a Londra a fare la gara, domina col possesso e gli scambi veloci e va più volte vicino al vantaggio. Courtois ed un buon rendimento difensivo, nonostante l'infortunio di Cahill, tengono in vita i Blues, che però non riescono ad offendere nemmeno nell'ultima mezz'ora, giocata con l'uomo in più. Un punto che sa di battuta d'arresto.

Non si tradisce Antonio Conte, che conferma tutte le previsioni della vigilia per il suo 3-5-2: torna Cahill a comandare Azpilicueta e Rudiger davanti a Courtois. L’ex della gara Kanté, Bakayoko e Fabregas formano la mediana, mentre Moses e Marcos Alonso sono i due tornanti. Davanti, Hazard sostiene Morata. Dall'altra parte, Claude Puel sceglie il solito 4-4-2: in emergenza davanti a Schmeichel ci sono Dragovic e Maguire, con Amartey e Chilwell da esterni. In mezzo, James forma con Ndidi la mediana, Mahrez e Albrighton sono gli esterni, mentre Okazaki duetta con Jamie Vardy.

L’inizio è scoppiettante, ma a rendersi clamorosamente più pericolosi sono gli ospiti: prima Vardy su imbucata di Okazaki, poi Maguire e Ndidi su corner, è sempre Courtois a metterci una pezza per salvare i Blues. L’unica occasione, per gli uomini di Conte nei primi 15’ è un contropiede di Fabregas, ma il suo destro è controllato di riflesso da Schmeichel.
Il ritmo si abbassa leggermente nella fase centrale, ma è ancora il Leicester a proporsi: uno scatto verticale di Vardy genera un batti e ribatti che finisce sul mancino di Mahrez, ma l’algerino calcia altissimo da buona posizione. I due eroi dell’impresa del 2016 continuano a dialogare con efficacia, ma la difesa di casa si salva sempre con lucidità.
Come se non bastasse mezz’ora in apnea, per i Blues arriva anche la tegola infortunio: Cahill, rientrato proprio per questa gara, si ferma di nuovo per un guaio muscolare (probabilmente all’adduttore) e lascia il campo a Christensen.
Nel finale di tempo torna alla carica il Leicester, che comunque ha vissuto in controllo tutta la prima frazione: Okazaki scippa Rudiger in area, viene rimpallato, e la palla torna utile per Albrighton, ma il suo destro è a fil di palo.
Il più pimpante tra i padroni di casa è comunque Fabregas, che al quarantesimo lascia partire un destro insidioso dai venti metri: Schmeichel ci mette la mano. Si tratta del primo ed unico sussulto del Chelsea in un primo tempo di inaspettata difficoltà per gli uomini di Conte.

Nel secondo tempo il Leicester riprende con lo stesso piglio del primo: Vardy e Mahrez sono ancora iperattivi, ma troppo spesso si perdono in un bicchiere d’acqua. Dieci sul cronometro, però, quando l’algerino, col mancino deviato, mette i brividi a tutto Stamford Bridge: la carambola, però, rotola a pochi millimetri dal palo. Conte rivoluziona i suoi alle porte dell’ora di gioco: fuori la qualità di Hazard e Fabregas, dentro due brevilinei come Pedro e Willian, si passa al 3-4-3. Le Foxes continuano comunque a tenere meglio il campo, ma a differenza della prima frazione qui mancano le occasioni nitide. Al sessantasettesimo, però, arriva il turning point della partita, il possibile ribaltamento delle carte in tavola: Chilwell, già ammonito pochi minuti prima, entra abbastanza scomposto sulla sinistra e Mike Jones non ha dubbi. Secondo giallo ed espulsione. Puel deve togliere Okazaki per rinforzare la linea difensiva con Fuchs, all’improvviso il Leicester passa da una possibile vittoria ad un pareggio da difendere.
Il Chelsea coglie l’occasione ed inizia a spingere con più foga: Moses arriva sul fondo, il suo pallone ribattuto finisce sul piede di Bakayoko, che prova il destro di prima e per poco non insacca il gol della settimana. Palla alta, si riparte dalla rimessa dal fondo. I Blues faticano comunque ad imbastire una manovra continua e convincente, e nel frattempo i minuti passano, con anzi il Leicester a cercare il colpaccio in contropiede: Gray si mangia letteralmente l’assist decisivo verso Mahrez, e l’occasione sfuma. L’ultima chance è una “maledetta” di Marcos Alonso su punizione ravvicinata, ma sul conseguente corner Moses arriva al tiro e colpisce quasi la bandierina. È l’ultimo, pessimo episodio, un brutto Chelsea chiude 0-0 a Stamford Bridge contro l’ottimo Leicester.

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.