Super prestazione del Tottenham, che senza troppo perire annichilisce il malcapitato Everton. Avanti grazie ad una rete di Son, i padroni di casa bissano ad inizio ripresa, con Kane che nel giro di pochi minuti marca una doppietta. Chiude i giochi, Eriksen. Spurs che salgono a quota 44. Terza sconfitta di fila a 27 lunghezze per l'Everton. 

Pochettino schiera il suo undici nel solito 4-2-3-1, con Dembelè in mediana assieme a Dier ed alle spalle del trio Alli, Son ed Eriksen sulla trequarti. In attacco c’è sempre Harry Kane a comandare in avanguardia, mentre nella porzione arretrata del campo c’è il duo centrale Vertonghen-Sanchez, con Aurier e Davies terzini, mentre Lloris difende i pali. Modulo speculare per l’Everton di Allardyce, con Rooney trequartista alle spalle di Cenk Tosun, affiancato da Sigurdsson e Bolasie. Davanti la difesa ci sono i mediani Gueye e McCarthy, che supportano i centrali Jagielka e Holgate, assieme a Kenny e Martina sulle fasce. In porta presente Pickford.

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Spinge subito il Tottenham, che vuole celermente sbrigare la pratica Everton con ritmi altissimi e ripartenze fulminee: Alli al 10’ viene imbeccato da Kane con un preciso filtrante, ma si scontra con Holgate e non capitalizza la chance, mentre Son devia di testa una punizione laterale di Eriksen, mandando fuori di pochissimo. Al quarto d’ora c’è la prima occasione per gli ospiti con Rooney che riceve da Tosun, ma il suo mancino non trova la porta, mentre al 21’ l’inglese va a segno su corner ma per l’arbitro è fuorigioco.

Ci prova poi Kane dalla lunga distanza con un mancino, ma il tiro è centrale e Pickford para senza problemi, mentre Son al 26’ sblocca la partita: lancio perfetto di Eriksen per Aurier, il terzino entra in area e trova il compagno con un suggerimento rasoterra. Per il coreano è troppo facile appoggiare a rete e firmare l’1-0. I Toffees faticano a reagire, nonostante abbiano alzato il baricentro, ma il Tottenham è padrone del gioco e monopolizza il possesso, limitando le ripartenze degli ospiti con una buona compattezza difensiva. Eriksen cerca la zampata vincente sul finale, ma calibra completamente male il cross e il primo tempo si chiude con il Tottenham in vantaggio per uno a zero.

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Secondo tempo subito favorevole, ai padroni di casa, che al 47' passano in vantaggio grazie all'ennesima rete stagionale di Harry Kane, pronto a ribadire in rete un cross basso dell'imprendibile Son, davvero funambolico nel superare il malcapitato Kenny. E' un ottimo momento, per gli Spurs, che nel giro di pochi minuti trovano altre due clamorose occasioni: al 52' è Dele Alli a concludere fuori da ottima posizione dentro l'area, appena centottanta secondi dopo calcia in porta Kane trovando però la decisa risposta di Pickford. Il continuo pressare dei padroni di casa annichilisce i malcapitati toffees, che all'ora di gioco sono costretti a raccogliere per la terza volta il pallone dalla propria rete.

Autore del salomonico 3-0, ancora Harry Kane, che col guizzo del bomber tocca in porta un cross propostogli da Dier. Lo spartito della seconda frazione non cambia particolarmente, con il Tottenham in pieno controllo e l'Everton praticamente impotente. Controllando la palla con calma, gli Spurs attendono il momento giusto, sfiorando il poker al 77', quando Son ed Alli vengono murati da un Pickford attento e decisivo. Poco male, comunque, per i ragazzi di Pochettino, che appena quattro minuti dopo fanno 4-0 grazie ad un siluro di Eriksen, imbeccato da Son e preciso nella conclusione. Succede poco altro fino al novantesimo, con il Tottenham che conclude in trionfo la sfida. 

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About the author
Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.