A Basilea per la storia e per entrare nella Champions League del prossimo anno. Doppia missione per il Siviglia di Unay Emery, alla terza finale consecutiva di Europa League. Cambiano i giocatori, ma gli andalusi continuano ad arrivare fino in fondo alla seconda manifestazione europea per club. Con la voglia di mettere a segno un tris storico.

A Basilea ha parlato in conferenza stampa l'allenatore del Siviglia Unai Emery. Il record importa relativamente al tecnico andaluso che vuole solo un'altra vittoria: "Lo sappiamo ma la storia si scrive solo col presente. Le statistiche le leggo ma per me rimangono scritte, dobbiamo giocare e vincere. Abbiamo la possibilità di ripeterci, ma domani abbiamo di fronte una squadra fortissima capace di vincere ogni partita. Rispettiamo molto il Liverpool, ma sappiamo di avere tutti i tifosi del Siviglia dalla nostra parte. Più tifosi del Liverpool rispetto a quelli del Siviglia? Per noi non sarà un problema, sappiamo che tutto il sevillismo è con noi e ci spingeranno alla vittoria. Per i nostri tifosi questo trofeo è come una seconda moglie..." Emery ha fiducia nei suoi ragazzi: "Cercherò di far leva sulle emozioni. Ho grande fiducia, questo Siviglia, con questi giocatori, non sbaglia certe occasioni. Dovremo essere pronti a tutto, ai loro momenti di intensità e a quelli nostri. Quando c'è da ballare noi balliamo, non ci tiriamo certo indietro e saremo pronti per tutti i 90 minuti e forse anche di più."

D'altra parte, però, bisogna riconoscere il blasone e il prestigio del Liverpool"Difficile parlarne, è pura storia. Ora hanno una mentalità molto legata al proprio tecnico, fatta di pressing alto. Sembra un po' l'Athletic. La partita di domani è al 50%, loro per la storia del club, noi perché siamo campioni in carica." Una delle chiavi per il Siviglia potrebbe essere Konoplyanka: "E' un giocatore fondamentale per noi perfettamente integrato nella squadra. Sarà importante a gara in corso o dall'inizio. L'importante è che tutti spremano anche l'ultima goccia di sudore. Stiamo vivendo questo momento come qualcosa di unico, speciale. Poi se riusciremo a vincere sarà ancora meglio." 

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni