Lui è il Liverpool, impossibile allontanarsi con la testa e il cuore dai suoi amati colori, nonostante si trovi dall'altra parte del mondo in quel di Los Angeles. Steven Gerrard continua a seguire da vicino le vicende della squadra oggi di Klopp e questa sera naturalmente non si perderà la finale di Basilea tra i Reds e il Siviglia.

La stagione del Liverpool non è stata facile, così come le ultime annate in generale tanto in Premier League quanto in Europa, ma l'occasione di stasera è troppo ghiotta per lasciarsela scappare: "Vincere significherebbe alzare al cielo un trofeo europeo e avere un posto nella storia, vorrebbe dire iniziare una nuova era con uno dei migliori allenatori in circolazione. Perdere, che cosa brutta! Sarebbe un altro anno senza trofei ma non solo, va messo in conto che il prossimo anno il Liverpool non parteciperebbe a nessuna competizione europea. Al contrario la vittoria avrebbe un impatto importante sui giocatori, sul club e sul morale della squadra. Conosco le due emozioni, vincere la Coppa Uefa del 2001 e la Champions League del 2005 è stato bellissimo, ma quanta sofferenza per aver perso ad Atene contro il Milan nel 2007."

Anche perchè già in passato l'Europa League, prima Coppa Uefa, ha aperto cicli importanti per altre squadre: "L’Europa League può essere il punto di partenza. È una competizione che negli ultimi anni è stata derisa, ma il Liverpool ha fatto tanto per cambiare questa percezione. Il torneo non ha avuto il giusto rispetto. Quando abbiamo vinto noi nel 2001, siamo riusciti a battere squadre da Champions come il Barcellona, la Roma e il Porto. Trionfare in Coppa Uefa è stato difficile quanto in Champions League." La panchina è in buone mani, secondo Gerrard e la squadra è giovane e di talento. L'ex bandiera e idolo della Kop spera di poter gioire stasera insieme ai tanti tifosi del Liverpool che saranno presenti questa sera a Basilea.

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