Dopo il pari con gol d'andata - importante in ottica qualificazione la rete di Berardi - il Sassuolo attende, nel fortino amico, il Lucerna. Gara di ritorno del terzo turno preliminare di Europa League, alle ore 20.30 il fischio d'inizio. A un passo dal sogno, Di Francesco mantiene alta la guardia. Il tecnico ripercorre la gara d'andata. Avvio difficile per il Sassuolo - un pegno pesante al palcoscenico europeo - un pizzico di tensione a complicare il cammino. Poi la reazione, di talento e carattere. Decisiva, forse, la settimana di recupero atletico, per avvicinare, a livello di corsa, le due squadre. 

In Europa il gap si è ridotto rispetto agli anni precedenti e per questo motivo trovi sempre squadre più organizzate e competitive, come il Lucerna, che in più, all’andata aveva più gamba di noi. Abbiamo lavorato tutta la settimana sul piano atletico e su quello psicologico, per aver maggior lucidità soprattutto nei primi minuti, cosa che ci è mancata nel match della scorsa settimana, quando all’inizio eravamo un po’ intimoriti”.  

Fondamentale non incassare reti, pericoloso affidarsi allo 0-0. La natura del Sassuolo è prettamente offensiva, Di Francesco ama il bel calcio, possesso palla e occasioni d'attacco, corretto seguire la propria indole, con un occhio attento alla fase di copertura. Il Lucerna, dietro, concede qualcosa. Infilarsi nelle aperture svizzere per firmare il passaggio del turno, questo il diktat

Possiamo anche fare 0-0 per passare il turno? Noi siamo abituati a giocare per vincere e cercheremo come sempre di fare la partita per portare a casa la vittoria. Non faremo dunque calcoli. Loro hanno un modo di giocare aggressivo e anche spavaldo. Hanno fatto tanti gol, nelle amichevoli e in campionato, ma ne hanno anche subiti parecchi. Noi dobbiamo essere bravi a sfruttare i loro errori dietro e a spegnere sul nascere le loro velleità offensive