Un Sassuolo pressoché perfetto supera, senza troppe difficoltà, il turno finale di qualificazione pareggiando 1-1 in casa della Stella Rossa. Avanti con Berardi, i neroverdi non hanno rischiato nulla, subendo il pari a causa di un bel tiro di Katai ma mantendo comunque la gara nelle proprie mani. Ora però occorre sperare in un'urna benevola. 

Padroni di casa che scendono in campo adottando un 4-2-3-1 offensivo ma nel contempo equilibrato in difesa, a differenza del più spregiudicato 3-4-3 dell'andata. Davanti la porta difesa da Kahriman, retroguardia a quattro composta da Cvetkovic, Phibel, Le Tallec e Ristic. Dietro la folta trequarti formata da Katai, Rafa Jorda e Muche, piazzati Donald e Poletanovic. Viera invece l'unica punta. Consueto 4-3-3, invece, per il Sassuolo, sceso in campo con molti titolari e due sorprese: confermato Consigli, Di Francesco lancia dal 1' Lirola, completando il pacchetto difensivo con Cannavaro, Acerbi e Peluso. A centrocampo Magnanelli in regia ed il duo Biondini-Duncan a sostegno, mentre il tridente d'attacco vede l'esordio di Alessandro Matri al posto di Defrel. Titolarissimi, Berardi e Politano

La prima fase di tempo registra un Sassuolo eccessivamente remissivo e spesso schiacciato nella propria metà campo. L'atteggiamento dei serbi non è però eccessivamente arrembante, con i ragazzi di Bozovic che si limitano più che altro ad un possesso palla spesso interrotto da banali errori in fase di impostazione. I neroverdi sono però guizzanti ed immediatamente pronti a sfruttare le defezioni avversarie, giungendo con velocità nella zona controllata da Kahriman ogni qual volta c'è da aggredire gli spazi. Al 14' subito grande occasione per Alessandro Matri, che a tu per tu con il portiere avversario colpisce un clamoroso palo ammutolendo per un secondo il pubblico di casa. Il palo scuote per poco la squadra di Bozovic, che al minuto ventuno quasi passa in vantaggio grazie ad una buona conclusione di Donald bloccata però da Consigli. La Stella Rossa è però ben poca cosa rispetto alla corazzata emiliana, guidata da un Matri  e da un Politano in assoluto stato di grazia: al 25' guizzo del bomber ex Milan dopo una doppia finta, un minuto dopo è invece Politano a mettersi in luce con un ottimo colpo di testa.

Il vantaggio ospite è dunque nell'area, giungendo puntuale al 28' e sempre sugli sviluppi di una magistrale azione collettiva. Autore della rete, il solito grande Mimmo Berardi, abilissimo ad impallinare Phibel capitalizzando al massimo l'ottimo cross di Lirola, sicuramente tra i più in palla nella prima frazione.  Lo svantaggio ammazza le timide velleità della Stella Rossa, praticamente inconcludente per tutta l'ultima parte di frazione. Il Sassuolo fa infatti il bello ed il cattivo tempo, sfiorando il doppio vantaggio al 36' e grazie ad un colpo di testa di Matri imbeccato, sugli sviluppi di un corner, da Berardi. L'unica azione di una Stella Rossa impotente capita infatti addirittura al 40', quando un poco lucido Viera manda incredibilmente fuori da zona ravvicinatissima. Davvero assurdo ed inspiegabile l'errore del bomber numero 70, che chiude di fatto il primo tempo e dà il la ad una prolungata serie di fischi da parte del tifo di casa. 

Il secondo tempo non cambia spartito, con il Sassuolo sceso in campo in maniera concentrata e decisa. Uomo-simbolo di tale attitudine positiva, Alessandro Matri, che nel giro di tre minuti circa ha la possibilità di marcare il tabellino addirittura per tre volte: al 53' è grande la risposta di Kahriman, un minuto il bomber ex Lazio manca l'impatto nonostante l'idea di Biondini. Conclude la serie di chance mancate, un buon colpo di testa di poco alto. Le molte occasioni mancate vengono massimamente scontate dal Sassuolo, con la Stella Rossa capace di agguantare il pari grazie ad una bella conclusione di Katai dopo uno scambio con Viera. Poco male, comunque, per il Sassuolo, subito proiettato in avanti per tentare di ritornare in vantaggio. Al 69' grande palla di Berardi per Falcinelli, il cui tiro termina di poco a lato. L'unico che sembra non volersi arrendere, tra i serbi, è Donald, ancora in evidenza con un bel tiro da fuori al minuto settantacinque. Buona guardia, comunque, per Consigli.

La fase finale di tempo continua a registrare un Sassuolo ben messo in campo e, mentalmente parlando, in pieno controllo del match. I ragazzi di Di Francesco non subiscono la pressione serba né appaiono intimoriti dal pubblico di casa. Ogni singolo interprete, inoltre, recita perfettamente la propria parte in campo, senza strafare ma concedendosi nel contempo sprazzi di puro calcio. All'82' molto pericoloso Falcinelli con un diagonale potente, risponde però presente Kahriman. L'ultimo squillo di una gara mai troppo incerta lo si registra al minuto ottantotto e dall'iniziativa del neo-entrato Bobunski, il cui siluro termina davvero di poco a lato. La gara termina dopo centoventi secondi, con il Sassuolo in festa e la Stella Rossa sconfitta nel doppio confronto.

Una partita giocata davvero bene dal Sassuolo, abilissimo a reggere l'urto mentale contro un collettivo sostenuto da un pubblico caldo ed indiavolato. Gli uomini di Di Francesco non hanno mai, infatti, eccessivamente subito i serbi, riprendendosi dopo solo dieci minuti di inclinazione tattica remissiva. Quando però i neroverdi hanno preso le misure, il discorso è cambiato: Berardi ha cominciato a dispensare giocate, Matri non è venuto meno al suo solito carattere combattivo ed intenso, Falcinelli e Politano spesso hanno tagliato l'immobile difesa avversaria. Che questo passaggio del turno sia stato più merito del Sassuolo che demerito della Stella Rossa lo vedremo nella fase a gironi, di sicuro però questo collettivo ha dimostrato di poter andare lontano nella difficile ed emozionante Europa League, superando indenne un avversario sulla carta tutt'altro che fattibile. Migliore in campo per i padroni di casa, Kahriman, per gli ospiti in evidenza Berardi.