Considerando che si partiva in quarta fascia, poteva andare sicuramente peggio. L'urna di Nyon non condanna infatti il Sassuolo, alla sua prima apparizione in Europa League, ad un girone proibitivo e difficile, aprendo non pochi spiragli per una storia qualificazione alla fase finale. La prima squadra che i ragazzi di Di Francesco si ritroveranno ad affrontare, sostenuti da un MAPEI Stadium sicuramente gremito, è sicuramente la più forte del girone, quell'Athletic Bilbao simbolo dell'indipendenza basca ed avversario tutt'altro che morbido. Nonostante la sconfitta all'esordio in Liga, infatti, il Bilbao è una squadra da non sottovalutare e che ha spesso incrociato le armi con le nostre italiane e vivendo alterne fortune. Dotato di un tasso tecnico elevato, il collettio basco può contare su giocatori di assoluto livello, dall'eterno Aduriz ad Iker Muniain, da anni considerato un gioiello che, però, tarda ad esplodere. Pensare di superare indenni il doppio confronto è quasi una follia, il Sassuolo non è nuovo però a clamorosi risultati.

Escludendo dunque gli spagnoli, un altro collettivo pronto a strappare ai neroverdi un pass per i sedicesimi è sicuramente il Genk, quinto in Belgio ed abile a disfarsi senza troppi problemi della Lokomotiv Zagreb nelle qualificazioni di Europa League. Partendo dal classico 4-2-3-1 'belga', i fiamminghi non disdegnano il più offensivo 4-3-3, potento contare sulla duttilità tattica di Trossard e Bailey, abilissimi a sostenere il temibile bomber Samata, ancora giovane ma già pronto a dire la propria in questa stagione. I belga, sulla carta, non hanno un tasso tecnico elevato e sicuramente se messi alle corde non denotano una particolare abilità difensiva. Il Sassuolo dovrà dunque affrontare la sfida aggredendo immediatamente l'avversario, senza subirne le proiezioni offensive. 

Chiude il raggruppamento, il Rapid Vienna, collettivo austriaco ormai assiduo frequentatore di certi palcoscenici europei. Superati senza problemi Zhodino e Trencin, il Rapid ha impressionato per certi meccanismi offensivi ma ha anche messo in luce una difesa non sempre attenta ed un atteggiamento spesso poco lucido. A differenza di altre realtà di simile forza, il collettivo austriaco predilige quasi sempre il 4-2-3-1 e difficilmente cambia modulo, inclinazione che ne sottolinea comunque la forte mentalità. Tatticamente parlando il Sassuolo potrebbe andare a nozze con tale disposizione, soprattutto se si riuscirà immediatamente  ad aggredire gli interpreti laterali austriaci.