Un altro giovedì, un altro turno di Europa League, un altro passetto verso la finale di Solna, in programma a fine giugno 2017. Si tratta del 3° turno della fase a gironi: tante partite, qui ve ne raccontiamo 5. Vi narriamo ad esempio della storico pari del Konyaspor, per la prima volta nella sua storia a punti in Europa; ma anche dei successi di Sparta Praga e Qarabag nei gironi delle italiane, di quello straripante dello Shakhtar Donetsk. Infine un pari divertente fra Steaua Bucarest e Zurigo.

Un pallone combattuto durante il match. | Twitter, Sparta Praga.
Un pallone combattuto durante il match. | Twitter, Sparta Praga.

Hapoel Be'er Sheva 0-1 Sparta Praga (min. 71 Pulkrab)

Nel girone dell'Inter, lo Sparta Praga si impone in Israele sul campo dell'Hapoel. Reti bianche nella prima frazione, giocata meglio dai padroni di casa, che creano di fatto le uniche tre chances da segnalare: due opportunità per Hoban, al 22 (incornata potente su un cross verso il centro dell'area che trova solo la traversa) e al 32esimo (Koubek si salva sulla conclusione angolata verso il secondo palo). Non cambia il risultato anche a 300 secondi dal termine: tira Nwakaeme, di potenza, centrale, c'è il portiere. Un po' di rimpianti per la squadra sorpresa del girone, che è ancora viva anche nella seconda parte: occasione molto valida al 64esimo nuovamente per Nwakaeme che sfrutta una sponda e prova a segnare di testa dal limite, ma trova una forte opposizione di Koubek che blocca. Al 71esimo Dockal libera Pulkrab a porta sguarnita e arriva il vantaggio in un momento fondamentale per lo Sparta. Si chiude così una gara intensa.

Il Braga in fase d'impostazione. | Twitter, Konyaspor.
Il Braga in fase d'impostazione. | Twitter, Konyaspor.

Konyaspor 1-1 Braga (min. 9 Milosevic, min. 55 Hassan)

Storia turca e sofferenza portoghese: una gara iniziata male e poi in crescendo per gli ospiti che mantengono comunque delle buone possibilità di passaggio del turno e si tengono un punto in un campo ostico. Dopo 9 minuti è storia per la squadra di casa: il gol lo segna Milosevic ed è il primo della storia dei turchi in una competizione europea. Vicino al raddoppio il Konyaspor 600 secondi dopo: il tiro è di Sahiner dal limite, dopo una bella iniziativa personale, ma Matheus Matheus respinge abbastanza bene. Inizia a reagire il team portoghese con l'inventiva di Eduardo, che si fa vedere al 37esimo: potente e alto di poco il tiro da fuori dell'esterno. Nel secondo tempo il pari: lo firma Hassan che non può che segnare sull'assist rasoterra di Marcelinho Goiano dal fronte mancino dell'area di rigore.

Qarabag 2-0 PAOK Salonicco (min. 54 Quintana, min. 87 Amirguliev)

In Azerbaijan, vittoria per il Qarabag sul PAOK, mai entrato a dire il vero in partita. Una prima frazione fra sonno e noia a Baku, dove partono però col piede giusto i padroni di casa: una vera e propria tragedia difensiva greca regala la prima chance all'11esimo a Muarem Muarem, controllo e tiro tutto solo sul secondo palo, ma la sfera termina larga (e alta). Protagonista è Ndlovu poco meno di 10 giri d'orologio dopo: botta potente da una zona interna agli ultimi 16 metri, ma schianto contro la traversa che rende il tutto inutile. La reazione greca è buona ed è rilevabile dopo 24 minuti: Shakhov cerca su un cross l'eurogol in rovesciata trovando però, sull'angolo di sinistra, l'intervento tutto sommato non complicatissimo di Sehic. L'ultima porzione di gara inizia sempre con l'inerzia in favore del Qarabag, che con Quintana trova il vantaggio: verticalizzazione sul lato destro e diagonale del portoghese verso l'angolo lontano che vale una rete preziosissima. A 180 secondi dalla fine chiude i conti Amirguliev che rende memorabile la serata. Tiro dal limite che sbatte sul palo e esplode in rete, cala il sipario.

L'esultanza di gruppo dello Shakhtar. | Twitter, Europa League.
L'esultanza di gruppo dello Shakhtar. | Twitter, Europa League.

Shakhtar Donetsk 5-0 Gent (min. 12 Kovalenko, min. 30 Ferreyra, min. 46 Bernard, min. 76 Taison)

Ormai giocare nel girone è poco più di una passeggiata per lo Shakhtar che qualcosina rischia ma poi dilaga su un Gent disastroso in difesa. Controllo della gara sin dall'inizio per gli ucraini, che la sbloccano dopo 12 minuti, quando Rinne, portiere dei belgi, spazza male un pallone sui piedi del talentuoso Kovalenko che da distanza proibitiva sfrutta la posizione fuori dai pali del n.1 e lo scavalca con un pallonetto stupendo. Perbet non sfrutta la chance capitatagli sugli sviluppi di un lancio al 28esimo, e alla mezz'ora puniscono nuovamente i padroni di casa: Ferreyra realizza tirando sul primo palo dalla destra dell'area di rigore. Di nuovo Perbet protagonista in negativo a poco dal termine, mette di poco fuori una palla ottima: prima della pausa, Dentinho prende un palo con una bella botta dal limite. Si rifà in avvio di ripresa: di fatto innesca l'azione dopo 30 secondi, sfera a Marlos che defilatissimo la mette bassa verso Bernard che non può sbagliare e chiude il match. Nuovo errore là davanti per gli ospiti, firmato Coulibaly. Taison, a un quarto d'ora dal termine, cala il poker: sfrutta il lavoro di Ferreyra e conclude bene centralmente. All'80esimo un altro palo, per Marlos, con un tiro dalla parte destra dell'area; il brasiliano si rifà con un assist chiudendo l'1-2 con Malyshev, protagonista di una grande cavalcata e di una perfetta realizzazione. Termina dunque un match a senso unico.

Una foto della cornice di tifo dello stadio dello Steaua. | Twitter, @FCSteaua.
Una foto della cornice di tifo dello stadio dello Steaua. | Twitter, @FCSteaua.

Steaua Bucarest 1-1 Zurigo (min. 63 Golubovic, min. 86 Kone)

I rumeni vengono fermati, giustamente, nel finale: Zurigo in crescendo, ma decisamente male soprattutto in avvio di seconda frazione. Al 17esimo Popa e al 19esimo Kone hanno delle buone occasioni che fanno pensare ad un match intenso. Andiamo per ordine: la prima delle chances citate è un palo su una conclusione da fuori area. La seconda invece è un tiro che quasi prende in controtempo il portiere dei rumeni Nita Florin, il quale però protegge il suo palo e riesce a salvare in corner. Nient'altro di rilevante nei primi 45'. Si riparte e dopo 18 minuti invenzione di Popa, che parte sulla destra e serve il taglio dell'attaccante Golubovic con un cross a mezza altezza, il quale viene sfiorato in maniera decisiva dall'attaccante, che realizza perfettamente il vantaggio. Gioca meglio però il club svizzero che alla fine, dopo un buon paio di occasioni costruite in velocità, si rende protagonista del pari decisivo a 4 dal termine: Cavusevic crea in area per la rete in terra centrale di Kone, pari importantissimo.