Si chiude anche questo Matchday 5 dell’Europa League, con le quattro squadre italiane che ottengono un bottino estremamente misero. C’è chi approda ai sedicesimi, come la Roma, chi invece si complica la vita, vedi Fiorentina, e chi come Inter e Sassuolo che deve dire addio alla competizione con ancora una partita da giocare. Resta comunque la convinzione che si sarebbe potuto ovviamente fare di più, specie da gruppi come l’Inter, dotata di una squadra e di individualità che avrebbero dovuto rendere il girone una passeggiata. Ora andremo ad analizzare nello specifico la situazione dei gironi dove sono invischiate le italiane.

Partiamo dall’unica squadra che ieri sera, in casa, è riuscita a racimolare qualcosa, la Roma. I giallorossi con uno spettacolo di gol, Dzeko e Perotti non si sono risparmiati, disintegrano il Viktoria Plzen che all’andata li aveva costretti sull’1-1 e chiudono il discorso qualificazione. Ora la testa sarà rivolta esclusivamente al campionato, per poi tornare a parlar di Europa a febbraio, quando avrà inizio la fase ad eliminazione diretta. Con la vittoria di ieri sera la Roma dunque stacca in maniera definitiva l’Astra Giurgiu che ora è a 7 punti, nonostante la vittoria esterna contro l’Austria Vienna. Sotto l’Astra, ma sempre in corsa per un posto tra le qualificate alla fase ad eliminazione diretta, ci sono i viennesi, che nell’ultima partita affronteranno il Viktoria già eliminato. Nella prossima giornata la Roma avrà a che fare contro un Astra col sangue agli occhi per ottenere la qualificazione, in cerca anche di qualche sconto dalla squadra giallorossa, che quasi sicuramente metterà in campo le seconde linee.

Come avevamo già ribadito in precedenza, la Fiorentina in casa impatta nella trappola tesale dal PAOK Salonicco e tiene apertissimi i giochi per la qualificazione. Sarebbe bastato un pareggio alla squadra di Paulo Sousa per mettere in ghiaccio la qualificazione ma così non è stato, visto che i viola per tutta la partita hanno rincorso i greci, prima dopo il doppio vantaggio recuperato dalle marcature di Bernardeschi e Babacar, poi dal gol-beffa messo a segno in pieno recupero da Rodrigues, senza ombra di dubbio il migliore in campo. Ed ora, che fare? L’ultima partita è in Azerbaigian, contro il Qarabag. La Fiorentina ha a disposizione due risultati e mezzo su tre per passare il turno, con la vittoria o il pareggio arriverebbe il primo posto matematico, con una sconfitta invece la viola si piazzerà seconda a patto che il PAOK vada a perdere, (in casa!), contro lo Slovan Liberec già eliminato. E’ bene non perdere la testa, la prossima volta.

Si chiude nella notte del San Mames l’avventura europea del Sassuolo. Al cospetto dei grandi la squadra neroverde non ha retto l’urto ma esce comunque a testa altissima da una competizione che la vedeva come debuttante. Nella Catedral del calcio europeo l’Athletic estromette i ragazzi di Di Francesco che dovono ancora fare i conti con la sfortuna, perdendo anche Biondini e Pellegrini per infortunio. Magari una rosa non falcidiata dagli infortuni e un po’ di buona sorte avrebbero fatto comodo per il Sassuolo, considerato anche l’amaro pareggio in rimonta subito dal Rapid Vienna. Ora tutta l’attenzione sarà rivolta al campionato dove il Sassuolo dovrà rimettersi in moto per smuovere la classifica e aspettare che tornino i suoi giocatori chiave. La situazione nel girone vede Genk e Bilbao appaiati a 9 punti in testa, seguono Sassuolo e Rapid, già eliminate. Nell’ultima partita i neroverdi ospiteranno i belgi, volendo chiudere nel migliore nei modi un’Europa League certamente positiva.

Chiudiamo con il Girone che ha visto protagonista, ma in negativo, la nuova Inter di Stefano Pioli. Nuova per guida tecnica, ma vecchia per i soliti problemi che continuano a non far decollare questa squadra che deve dire addio dopo aver giocato un girone, francamente, super abbordabile. Ma si sa, l’Europa League è anche questa, mai dare nulla per scontato perché poi vieni punito. L’Inter ha sicuramente peccato di presunzione e superficialità (l’ammonizione di Handanovic al 40’ del primo tempo per perdita di tempo ne è l’emblema), ma forse questa débacle ha anche motivazioni più profonde, come la mancata preparazione estiva. Fatto sta che l’Hapoel Beer Sheva si permette di battere anche stavolta i neraruzzi, che sprecano il 2-0 ottenuto nella prima frazione. Sparta Praga già qualificata come prima, avendo ieri sera battuto il Southampton. Gli inglesi sono a 7 punti, gli stessi dell’Hapoel, e nel prossimo turno in programma al St. Mary’s Stadium c’è proprio questa sfida ad altissima tensione.