Europa League: lo United vince ma è secondo, 0-2 allo Zorya grazie a Mkhitaryan ed Ibrahimovic

Buona prova degli uomini di Mourinho, che nonostante una manovra offensiva ancora poco fluida superano gli arcigni ucraini. Mattatore dell'incontro, l'ex Dortmund, bravo a superare due uomini e a concludere. Chiude i conti, infine, una rete del solito Zlatan Ibrahimovic.

Europa League: lo United vince ma è secondo, 0-2 allo Zorya grazie a Mkhitaryan ed Ibrahimovic
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Di Antonio Abate

Il Manchester United vince sul campo dello Zorya e si qualifica per i sedicimi di Europa League, come seconda a causa del successo del Fenerbahçe. Disputando una gara accorta ed in crescendo, i giocatori di Mourinho rischiano praticamente poco, palleggiando molto e marcando il tabellino alla prima vera occasione, nata comunque da un errore del centrocampo ucraino. Autore della prima rete, Mkhitaryan, che sfrutta un assist di Pogba drilbblando due uomini e battendo Levchenko. Chiude i conti invece Ibrahimovic, servito sempre da un Pogba in versione assist-man. Nulla da dire, ai ragazzi di Odessa, volenterosi ma di fatto inferiori ai Reds.

Padroni di casa che scendono in campo adottando il 4-4-1-1: davanti a Levchenko, difesa a quattro composta da Opanasenko, Sivakov, Forster e Sukhotsky. Nella zona mediana del campo, lanciati dal 1' Chaykovskiy e Kharatin, protetti ai lati dagli esterni di centrocampo Karavaev e Petriak. Tandem d'attacco, poi, composto da Ljubenovic e Bezborodko. Consueto 4-2-3-1, invece, per gli ospiti, che piazzano Bailly e Rojo a protezione di Sergio Romero. Young e Blind i terzini, incaricati di sovrapporsi, in fase offensiva, agli esterni Mata e Mkhitaryan. Come trequartista, scelto da Mourinho Wayne Rooney, mentre è Zlatan Ibrahimovic l'unica punta dei Reds. Confermati in mediana, Pogba ed Herrera. 

Gara comprensibilmente tendente verso il Manchester United, che grazie al migliore tasso tecnico riesce a controllare e a tenere nelle proprie mani l'inerzia della partita. Al 4' lancio lungo di Mata per Ibra, Levchenko blocca però in uscita. Due minuti dopo ci prova invece Pogba, la cui conclusione è però ed imprecisa. Nonostante il silenzio dei primi scampoli di frazione, è lo Zorya a rendersi pericoloso, con Kharatin che da buona posizione impegna Romero in una parata insidiosa ed affatto facile. Un minuto dopo sono sempre i padroni di casa in avanti, quando è Petriak ad impensierire l'ex portiere della Samp con una conclusione a fil di palo di poco fuori. Tendenza interessante del primo quarto d'ora di gioco, è il fraseggio orizzontale dello United, che a causa di tale attitudine tattica non riesce a scardinare l'ordinata difesa ucraina. Il Luhansk, al contrario, predilige un atteggiamento contropiedistico, utile e spesso pungente per la difesa inglese.

Finalmente, come destandosi da un lungo sonno, i ragazzi di Mourinho cominciano ad aumentare i giri del proprio motore, sfiorando al 18' la rete con un una sventola di Pogba spentasi di poco sul fondo. Quattro minuti dopo mette invece una grande pezza Kharatin, davvero provvidenziale al momento di anticipare Ibra sugli sviluppi di un corner. Con il passare dei minuti salgono dunque i Reds, pressanti ma di fatto poco pericolosi al momento di concludere. Al minuto numero ventiquattro grande palla di Pogba per Rooney, il quale però perde il tempo lasciando scivolare sul fondo il prezioso passaggio. Sei minuti dopo conclusione dalla distanza di Herrera, nulla di fatto. L'ultima azione di un primo tempo sonnolento capita comunque sui piedi di Rooney, che al 45' calcia da fuori area impegnando Levchenko in una difficile parata. Sugli sviluppi del corner successivo, manda alto Rojo, concludendo di fatto la prima frazione dopo il suo importante tentativo.

Secondo tempo che, differentemente dal primo, comincia in maniera più intensa, con lo United immediatamente in gol grazie ad un regalo dei rispettivi avversari: minuto numero quarantotto, pallone perso a centrocampo da parte del collettivo di Odessa e grande apertura di Pogba per Mkhitaryan, lucido nel superare due difensori e nel depositare il pallone alle spalle dell'incolpevole Levchenko. La marcatura segnata anima i Reds, che cominciano a pressare uno Zorya, al contrario, molto attendista. Tale atteggiamento mette alle corde i padroni di casa, generando un numero importante di azioni. Su tutte, particolarmente pericoloso è il tiro di Ibrahimovic, che al 57' impegna l'attento Levchenko con una conclusione violenta ma non troppo angolata. 

Al minuto numero sessantasei prova ad affacciarsi lo Zorya, con Bailly però bravissimo a spazzare un ottimo pallone di Karavaev diretto verso Bonaventure, entrato nella ripresa al posto di uno spento Bezborodko. Ben poca cosa, comunque, per impensierire la difesa inglese, di fatto inoperosa per gran parte di gara grazie anche al fitto palleggio dei reparti posizionati più avanti. I continui passaggi degli ospiti, infatti, addormentano la fase centrale di gara, con lo Zorya attendista ed uno United maledettamente in palla dal punto di vista fisico. Dopo una fase di stallo, si riaffacciano i ragazzi di Vernydub, che al 74' si mettono in evidenza grazie ad un colpo di testa di Sivakov, servito su punizione, respinto da un riflesso felino di Sergio Romero.

All'82' ci prova invece, e ancora, Ibra, che di prima intenzione alta troppo la propria conclusione. Il tentativo mancato dello svedese è solo il preludio al gol, giunto puntuale all'88' e sempre grazie ad una verticalizzazione di Pogba, bravissimo a servire Ibrahimovic, che, lucidissimo, entra in area battendo il portiere avversario. Il 2-0 spegne di fatto le velleità, in un gara che termina in maniera positiva per lo United. Migliore in campo per i padroni di casa, Mkhitaryan. Per gli ospiti in evidenza Levchenko

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About the author
Antonio Abate
Studio Filologia Moderna a Salerno. Sogno di diventare un giornalista e/o un telecronista sportivo. Direttore Generale di Vavel Italia nonché socio fondatore di TAGS Soc. Coop. Vorace lettore.