L'Osmanlispor cerca una storica qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. Dopo lo 0-0 ottenuto in Grecia, contro l'Olympiacos, per superare il turno ha bisogno di un solo risultato: la vittoria. Gli ellenici, dal canto loro, giungono al "Osmanlı Stadyumu" con la consapevolezza di avere a disposizione due risultati su tre per ottenere il pass al turno successivo. Una vittoria od un pareggio con gol premierebbe la formazione del Pireo.


LE SCELTE

OSMANLISPOR: Il tecnico dei turchi, Akçay, dispone i suoi con un camaleontico 4-2-3-1. In porta si affida al lituano Karcemarskas, linea difensiva a quattro composta da Vrsajevic, Prochazka, Curuksu e Pinto, i due stantuffi di centrocampo Ndiaye e Çağıran, mentre l'unica punta Webò sarà rifornita dai tre trequartisti Maher, Bifuma e Regattin.

OLYMPIACOS: Stesso schieramento dei rivali anche per gli ellenici, i quali dinnanzi al "nostro" Leali si affidano al pacchetto difensivo composto da Figueiras, Botia, Da Costa e Cissokho. Il duo Martins e Rentsos a comporre la mediana, e più avanzati i fantasisti Elyounoussi, Fortounis e Seba. La punta centrale, con il compito di graffiare gli avversari, è l'iraniano Ansarifard.

 


LA CRONACA

Divertente il match, sin dalle prime battute. Entrambe le contendenti cercano di offendere cercando di creare pericoli agli avversari. Al 9' l'Olympiakos prova a rendersi pericoloso ma la conclusione del mediano Martins pecca di precisione. Risponde Regattin per i locali, ma anche il fantasista marocchino non inquadra lo specchio della porta. Con il trascorrere dei minuti è l'Osmanlispor a prendere il comando delle operazioni, il maggior possesso palla turco fa correre a vuoti gli ellenici, e le occasioni non tardano ad arrivare. Il congolose Bifouma, vera spina nel fianco per la retroguardia greca, al 18' ci prova da buona posizione, ma il suo tiro è rimpallato da un difensore e la sfera termina la sua corsa a lato.  Frizzante la manovra offensiva degli uomini di Akçay, al 34' Regattin riceve un bel filtrante che poteva metterlo in condizione di calciare in porta da posizione favorevole, ma la difesa dell'Olympiakos legge bene la situazione e disinnesca il pericolo. L'ultimo sussulto della prima frazione giunge al minuto 37' quando il difensore centrale dell'Olympiakos, Botìa, devia di testa su azione d'angolo ma il portiere Karcemarskas non deve far altro che osservare il pallone finire alto. E' 0-0 al termine dei primi 45' di gioco, situazione di assoluta partita dopo 135' minuti di gioco, e più.

La ripresa si apre con il gol del vantaggio dell'Olympiakos. Angolo battuto da Seba, Botìa spizza quel tanto che basta il pallone per permettere al punteros iraniano Ansarifard di depositare in scivolata il cuoio in fondo al sacco. Gli ospiti avrebbero la chance dell'immediato raddoppio, ma Elyounoussi trova tra sè e la gioia del gol un super Karcemarskas che da campione  gli nega il possibile punto dello 0-2.  Al 54' l'Osmanlispor reagisce, affidandosi al solito Adrien Regattin, il quale calcia dal limite ma Leali è super ad opporsi e dirgli di no. La squadra turca, subito il gol, non riesce più a tener palla ed abbassa vistosamente il proprio baricentro, concedendo campo agli ospiti che fanno fruttare il maggior tasso tecnico. Al 70' Elyounoussi sigla lo 0-2 che di fatto ammazza il match: è il neo entrato Androutsos a servire un assist al bacio per la punta norvegese che in corsa, di testa, realizza il gol che appone una pietra tombale alle velleità di qualificazione della squadra di Ankara. Sono gli ospiti ad andare vicini al tris ancora con Ansarifard che spreca da buona posizione calciando addosso a Karcemarskas proteso in tuffo. Attaccante iraniano che non lo fallisce poco dopo, quando è lesto a deviare di testa un pallone vagante respinto proprio da Karcemarskas in seguito ad una gran botta dell'indemionato Seba. Termina 0-3 in favore dei greci, che accedono al turno successivo. Svanisce il sogno dell'Osmanlispor.

 

 

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Andrea Tommaso Indovino
Amo lo sport in tutte le sue infinite sfaccettature. Seguo principalmente il calcio ed il basket a 360° gradi, ma assiduamente anche il mondo della Formula 1, la Moto GP ed il ciclismo, specie le grandi corse a tappe. La mia è una voglia infinita di SAPERE, del resto Seneca affermava: Sii servo del sapere se vuoi essere veramente libero.