Sparta Praga - Rostov 1-1 (agg. 1-5)

13' Poloz (R), 84' Karavaev (S).

Sparta Praga (4-4-2) - Koubek; Karavaev, Mazuch (46' Havelka), Kadlec, Costa; Cermak, Holek, Sacek, Nestor (70' Hybs); Julis, Pulkrab. All. Pozar

Rostov (5-3-2) - Medvedev; Kalachev, Mevlja, Navas, Granat (69' Terentyev), Kudryashov; Erokhin, Gatcan (46' Prepelita), Noboa; Bukharov (46' Azmoun), Poloz. All. Daniliants

NOTE: espulso Costa al 66' per doppia ammonizione.

Il Rostov porta a termine il viaggio sul campo dello Sparta Praga pareggiando per 1-1, passando agevolmente il turno grazie al 4-0 dell'andata. I cechi provano immediatamente a darsi una speranza, caricando a testa bassa alla ricerca di un gol che possa riaprire i conti. Le tante assenze (per scelta) abbassano però il tasso tecnico. Una rete arriva, ma è russa: Poloz insacca lo 0-1 al 13', archiviando da subito il discorso. Lo Sparta pesca anche una traversa con Karavaev, il quale più tardi, dopo un secondo tempo non proprio memorabile, riesce almeno ad evitare la sconfitta. Espulso anche Costa per doppia ammonizione. Avanti i russi senza patemi.

Genk - Astra Giurgiu 1-0 (agg. 3-2)

67' Pozuelo (G)

Genk (4-2-3-1) - Ryan; Castagne, Brabec, Colley, Uronen; Berge, Malinovskiy (90' Boetius); Schrijvers (76' Buffel), Pozuelo (90' Kumordzi), Trossard; Mbwana. All. Stuivenberg

Astra Giurgiu (4-3-3) - Lung; Stan, Alves, Sapunaru, Morais; Seto (82' Ionita II), Mansaly, Lovin (69' Florea); Teixeira, Niculae (71' Bus), Budescu. All. Sumudica

Il Genk, dopo il 2-2 in Romania, passa il turno mandando a casa l'Astra Giurgiu. Basta un gol di Pozuelo a fissare l'1-0. Altissimo ritmo nel primo tempo, entrambe le squadre si affrontano a viso aperto cercando di portare la qualificazione dalla propria parte, ma mancano di precisione. Occasioni da ambo le parti, la più golosa viene sciupata da Badescu, che da dentro l'area calcia alto da ottima posizione. La ripresa sembra favorire l'Astra, ma ci pensa una giocata di Pozuelo su punizione a ribaltare l'inerzia: destro dal lato corto dell'area, diretto nel sette e imparabile per Lung. Cercano di reagire i Rumeni, ma non cambia nulla. Avanti i belgi.

Copenhagen - Ludogorets 0-0 (agg. 2-1)

Copenhagen (4-4-2) - Olsen; Ankersen, Jorgensen, Johansson, Augustinsson; Falk (89' Boilesen), Keita (66' Kusk), Matic, Toutouh; Santander (80' Pavlovic), Cornelius. All. Solbakken

Ludogorets (4-2-3-1) - Stoyanov; Minev, Moti, Palomino, Natanael; Dyakov, Anicet (65' Quixada); Cafu (76' Misidjan), Marcelinho, Wanderson (83' Joao Paulo); Keseru. All. Dermendzhiev

Copenhagen e Ludogorets mantengono le reti inviolate dopo una partita piuttosto piatta: 0-0 e danesi agli ottavi, in virtù della vittoria per 2-1 in Bulgaria. I padroni di casa, forti del vantaggio conquistato sul terreno ospite, cercano di mantenersi equilibrati, appoggiandosi a Cornelius per cercare un gol che potrebbe significare sicurezza. I bulgari escono solo alla distanza, aumentando però la spinta e chiamando in causa più volte Olsen. Anche nella ripresa è sempre la squadra di Dermendzhiev a proporsi con più insistenza (Keseru va vicinissimo al gol di testa), ma le due linee difensive di Solbakken tengono, anzi, Kusk avrebbe anche l'occasione di chiudere il match sugli sviluppi di un piazzato. Il Ludogorets arriva stanco alla meta e non affonda più, passa il turno il Copenhagen.