Vince l'Ajax di Peter Bosz, che ribalta l'1-2 dell'andata rimediato in casa del Copenaghen ed ottiene una meritata qualificazione ai quarti di Europa League. Sfida archiviata nel primo tempo della gara di ritorno, andata in scena questa sera all'Amsterdam Arena. Furioso l'avvio di gara dei lancieri, che trovano il vantaggio a metà ripresa con Traore. Trascinati da un superlativo Ziyech i tulipani trovano, fortunosamente, il raddoppio sul finire di primo tempo, quando i danesi si fanno sorprendere nell'ultimo minuto di recupero concedendo il penalty che vale la qualificazione per i padroni di casa, trasformato da Dolberg. Nella ripresa Ajax in controllo, che soffre relativamente nella mezz'ora finale, quando i danesi mettono la testa fuori dal guscio senza però mai impensierire la retroguardia di casa. 

Solito 4-3-3 per i lancieri, che schierano Dolberg davanti a tutti con Younes e Traore ai lati. Ziyech ad imbeccare il trio offensivo, mentre Van de Beek ha compiti di copertura accanto a Schone, regista di mediana. Risponde con Cornelius e Santander di punta Solbakken, che non modifica il suo assetto tattico confermando il classico, ermetico, 4-4-2, che non lascia spazio a molta immaginazione. 

Avvio veemente dei padroni di casa, furiosi in pressione e ordinati in fase di impostazione. Younes aggredisce persino Olsen, sfiorando il beffardo vantaggio con il rimpallo sul rinvio dell'estremo difensore avversario al secondo minuto di gioco. La gara resta pimpante, con gli ospiti che provano ad infilarsi negli spazi che, inevitabilmente, la difesa dei lancieri concede. Gli olandesi si salvano in un paio di occasioni, senza sfruttare le due folate - sterili - che Ziyech e Dolberg procurano ai compagni, poco reattivi. La migliore occasione del rimo quarto d'ora è per Gregus, il cui destro viene deviato, due volte, in angolo. Sul versante opposto è Schone, sempre dal limite, a impensierire Olsen, che devia anch'egli sopra la traversa. L'insistenza delle trame degli olandesi viene premiata qualche minuto più tardi, quando sul destro di Younes il più reattivo è Traore, che parte in posizione regolare e batte Olsen per il vantaggio. 

I dBoanesi provano a scuotersi dopo lo svantaggio, ma la punizione dalla sinistra battuta da Gregus è facile preda per la retroguardia di casa. Dalla parte opposta, invece, sono sempre insistenti e decise le avanzate dei lancieri: sempre Traore, dopo un rapido scambio con Dolberg, impegna Olsen, abile a bloccare, seppur centralmente. Il Copenaghen si sfilaccia, lasciando adito e spazio ai contropiede dei padroni di casa: Dolberg si procura una punizione dal limite, che Ziyech non capitalizza sfiorando il palo. Proprio quest'ultimo, scatenato, si rende protagonista qualche secondo dopo di una bellissima azione solitaria, partita da centrocampo ma, una volta a tu per tu con il portiere avversario, apre troppo il piatto mancino. Ci prova anche Schone, su punizione, ma il suo destro è debole. Il finale di frazione sembra poter essere di marca Ajax, con il Copenaghen che mette la testa fuori dal guscio senza tuttavia impensierire mai Onana. A tempo oramai scaduto, con il direttore di gara con il fischietto in bocca, l'ingenuità colossale della difesa ospite concede l'ultima occasione ai lancieri: Dolberg entra in area e si conquista il rigore che trasforma senza patemi prima dell'intervallo. 

La pausa lunga non cambia le carte in tavola, con i padroni di casa che insistono anche in avvio di ripresa, asfissiando i danesi nella propria trequarti: il destro di Ziyech, imprendibile, è di poco largo. Il Copenaghen barcolla ma sembra riuscire a contenere il passivo, senza imbarcare acqua, anche se le proposte offensive dei danesi continuano ad essere sterili e poco proficue. E' necessario un errore di Schone, uno dei pochi, per mettere in difficoltà Onana, che si rifugia in angolo sul retropassaggio del compagno. Le maglie difensive dei danesi tuttavia si allargano a dismisura, lasciando praterie agli olandesi che con Traore sfiorano il tris. Solbakken prova a scuotere i suoi inserendo Verbic al posto di Gregus, anche se la migliore occasione è ancora per i lancieri, con Johansson che si salva in angolo sulla pressione ancora di Traore sul secondo palo. Un pizzico di leziosità non permette alla squadra di Bosz di chiudere l'incontro ed il discorso qualificazione, con i danesi che invece a piccoli passi alzano progressivamente il baricentro della propria azione. 

Verbic e soci si riversano nella metà campo offensiva, con l'Ajax che lascia sfogare gli ospiti, uscendo raramente dalla propria trequarti difensiva. Il neo entrato si rende pericoloso con una iniziativa personale sulla destra: finta di calciare col destro, palla sul mancino che, tuttavia, risulta strozzato e facile preda per Onana. Dalla parte opposta Dolberg ha sul destro l'opportunità di sigillare il discorso qualificazione, ma sul cross perfetto dalla sinistra di Viergever la sua girata timbra il palo. Nell'ultimo quarto d'ora il Copenaghen si lascia i tatticismi alle spalle e, a spron battuto, attacca a testa bassa: Santander, impalpabile per tutta la durata dell'incontro, cerca l'inserimento sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla trequarti, ma la deviazione non trova fortuna a dieci dal termine. I cambi di Bosz spezzano il ritmo alla sfida, con i lancieri che rifiatano dopo cinque minuti di assedio ospite, prima del concitato finale. Il break di Kvist in mediana da speranza ai danesi, ma Cornelius spara a lato con il mancino. L'Ajax, con personalità, esce alla distanza nonostante la pressione: Ziyech è perfetto sulla sinistra nel crossare per Dolberg, che ancora una volta gira perfettamente sul primo palo, trovando soltanto l'opposizione di Olsen.

I quattro minuti di recupero rappresentano una speranza per i danesi, che con Johansson sfiorano il gol dei supplementari, ma Sanchez è perfetto ad immolarsi concedendo soltanto l'angolo. Dalla parte opposta, con Olsen che sale anche sugli angoli, Younes è troppo egoista in contropiede e spara alto da buonissima posizione. Gli ultimi centoventi secondi vedono protagonista il portiere danese, che respinge il destro di Dolberg tenendo in vita i suoi, che tuttavia non trovano il gol nell'assedio conclusivo. 

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