Il sorteggio dei quarti di finale di Europa League, privo di squadre italiane per il secondo anno consecutivo, ha regalato gioie ai tifosi. In particolare a quelli del Manchester United, che dovranno affrontare una squadra tra le meno pericolose del lotto. Anche, però, ai tifosi del calcio, in senso assoluto, perché le altre tre gare lasciano aperti spiragli di spettacolo ed equilibrio. Entriamo nel dettaglio, gara per gara.

Anderlecht - Manchester United

Palma d'Oro per la sfida meno equilibrata del lotto. L'urna è di nuovo benevola con Mourinho. I belgi sono una compagine giovane ma tendenzialmente inesperta a livello europeo, soprattutto ad alto livello. La favorita veste red, ma dovrà stare attenta a non complicarsi la vita, soprattutto al Vanden Stock, nella gara d'andata. Citofonare Zenit per maggiori informazioni: i russi, da favoriti, sono stati battuti 2-0 a Bruxelles e poi beffati in casa da un colpo di testa di Thelin all'ultimo. Sempre all'ultimo, lo United ha sventato il pericolo supplementari, con il volo di Romero su Noboa. Tecnicamente la forbice è ampia, soprattutto se l'Anderlecht non dovesse aggiustare la mira e continuasse a sprecare ottime occasioni, come nell'ottavo contro l'Apoel. Gli uomini chiave sono Acheampong per i belgi e Pogba dall'altra: il primo ha la velocità per fare il vuoto a sinistra - per di più spesso subentra, quindi anche i fattori freschezza e incisività gli sorridono -, il secondo può invece dominare fisicamente e tecnicamente un avversario più debole.

Celta Vigo - Genk

Sfida tra sorprese, dalla quale può uscire una potenziale underdog in vista delle semifinali. I galiziani hanno gli scalpi di due nordiche (Krasnodar e Shakhtar), squadre abituate a un calcio totalmente diverso, ma Berizzo le ha scardinate, potendo contare su una rosa ricca di alternative - e di altrettante scommesse, alcune ancora da vincere. Il Celta parte probabilmente da favorito, più per il valore degli elementi che per l'organizzazione; il Genk ha infatti messo alle proprie spalle l'Athletic Bilbao nel proprio girone, ma ha più giovani che giocatori navigati. L'esperienza, in senso assoluto, potrebbe fare la differenza. I belgi inoltre, nella fase a eliminazione diretta, hanno affrontato Astra Giurgiu e Gent, non di certo le prime della classe. Per gli spagnoli, il giocatore chiave è Iago Aspas, attaccante di alto rango rigenerato dal Toto Berizzo che può far dannare la non solida difesa di Stuivenberg, il quale risponde con Malinovskiy, diabolico mediano classe 1993 dal piede educatissimo. E scuola Shakhtar. Dente avvelenato?

Ajax - Schalke 04

Nel complesso, la gara tecnicamente più ricca di contenuti del lotto. Oltre ai giovani di talento, le compagini mettono in campo il proprio blasone. L'ago della bilancia pende leggermente in favore dei tedeschi, soprattutto per gli exploit di cui la squadra di Weinzierl è capace, mentre i lancieri sembrano in certi casi mancare di maturità, come dimostrato nella gara d'andata dell'ottavo contro il Copenhagen. La battaglia si svolgerà soprattutto sulle transizioni negative: le due squadre sono abbastanza avvezze a lasciare voragini da cavalcare, spesso trovandosi anche in inferiorità numerica. Tanti gol in vista. Lo Schalke può sfruttare anche una maggior esperienza europea, mentre l'Ajax conta sulla spensieratezza dei propri gioielli. Per quando riguarda i minatori, l'uomo chiave è Benedikt Howedes: gli avanti con i gol nei piedi non mancano, sarà maggiormente decisivo chi conterrà meglio le folate offensive avversarie. Dall'altra parte, il nome da cerchiare in rosso è quello di Bertrand Traoré: fantasia, rapidità e tecnica, ovvero tutto ciò che Howedes (e compagni) dovranno neutralizzare. Per prendersi le semifinali.

Lione - Besiktas

Forse, rispetto ad Ajax-Schalke, questa sfida contiene un pizzico di tecnica in meno, ma ripaga con nomi maggiormente altisonanti. I giustizieri della Roma si pongono come seconda favorita a livello assoluto, prendendo il posto proprio che era dei giallorossi nelle gerarchie della competizione. Genesio ha equilibrato il proprio 4-3-3, l'ha assettato, ma non ancora perfezionato, poiché la difesa concede, eccome se concede. Servirà però la giusta dose di cinismo da parte del Besiktas, squadra in grado, con la velocità dei propri avanti, di mettere in difficoltà una difesa non proprio solidissima come quella del Lione, la quale ha il proprio punto debole in Diakhaby: il giovanissimo francese è tanto pericoloso per gli avversari nell'area avversaria (gioco aereo di altissimo livello, citofonare sempre Roma per maggiori informazioni), quanto per i propri compagni se puntato in uno contro uno. Talisca, l'uomo chiave per i turchi, non esiterà ad affrontarlo, soprattutto in ripartenza. I francesi partono con i favori del pronostico, ma se il centrale - di cui Genesio tanto si fida - dovesse sciogliersi, si aprirebbero nuovi scenari. E occhio al fattore Vodafone Arena.