Lo Zenit risponde al 4-0 del Real Sociedad in casa, vincendo per 0-5 a Skopje contro il Vardar. Le due compagini favorite del Gruppo L sono adesso appaiate in punteggio ma divise di un gol per la differenza reti. Partita che si imposta sui binari russi dal primo all'ultimo minuto di gioco. Lo Zenit è in controllo totale della partita e ogni volta che vuole affondare il colpo, crea occasioni nitide da gol. Chiude il primo tempo già con tre gol di scarto grazie alla doppietta di Kokorin e al gol di Dzyuba. Nel secondo tempo, nonostante un timido tentativo di reazione da parte dei padroni di casa, i russi fanno il quarto con Ivanovic e il quinto con Rigoni, chiudendo definitivamente la pratica. 

PRIMO TEMPO

Al primo vero affondo al sesto minuto lo Zenit guadagna calcio d'angolo e sugli sviluppi di esso arriva il gol del vantaggio con lo stacco di testa di Kokorin, trovato da un ottimo cross di Noboa. La squadra di Mancini è subito in vantaggio. Lo Zenit al minuto 15 si rende nuovamente pericoloso su calcio d'angolo, stavolta è Ivanovic a staccare più in alto di tutti, mancando la rete per una questione di centimetri. Il Varda si porta in avanti e lo fa con Blazevski, il qualche arriva alla conclusione, con il tiro però che si perde lontano dalla porta di Lunev. Al ventunesimo Kokorin fa 0-2, firmando la sua personale doppietta ancora di testa, stavolta l'assist-man è Poloz con un cross dalla sinistra, da rivedere assolutamente la difesa del Vardar.

Cala il tris lo Zenit quando il cronometro segna 39 minuti, ancora protagonista Kokorin, stavolta in veste di assistman: ottima serie di scambi con Dzyuba che porta Kokorin a tu per tu con il portiere avversario, il numero 9 decide di essere generoso e appoggia nuovamente per Dzyuba che deve solo depositare in rete il suggerimento del compagno. Letale lo Zenit in questo primo tempo, tre gol in quattro occasioni da gol avute, inerme il Vardar. Da segnalare al minuto 42 un brutto infortunio per Brdarovski che sbatte contro il palo della propria porta ed è costretto ad uscire e a lasciare il posto a Glisic. 


Finiscono così i primi 45 minuti di gioco che vedono lo Zenit in vantaggio per tre reti a zero in una partita che se dovesse continuare così, avrà ben poco da dire anche nel secondo tempo. Russi semplicemente superiori sotto ogni aspetto, padroni del campo e capaci di fare male ogni volta che accelerano per attaccare. 

SECONDO TEMPO

Reagisce ad inizio secondo tempo il Vardar, uscito rigenerato e motivato dagli spogliatoi, creando due occasioni al 47' e al 50' con Nikolov: il primo tiro diventa facile preda di Lunev, mentre il secondo viene deviato da Criscito in angolo. Buon avvio dei padroni di casa che fanno capire di essere ancora in partita, anche se tre gol da recuperare sono tanti. Si fa rivedere in avanti lo Zenit al sessantesimo, con Dzyuba che va vicinissimo alla sua doppietta e al 4-0 per i suoi, con una spaccata che manca la porta di pochissimo dopo il suggerimento dalla destra di Ivanovic. E' proprio Ivanovic otto minuti dopo a mettere la parola fine sulla gara: tacco di Noboa per Poloz, accelerazione sulla fascia del numero 7, cross nel mezzo che viene respinto da Gacevski, che involontariamente regala la palla ad Ivanovic, il quale deve solo ribattere in rete e segnare. Si fanno rivedere in avanti al minuto 76 i padroni di casa alla ricerca almeno del gol della bandiera, è la punta Barseghyan a provare il tiro, che però termina alto, con Lunev che osserve tranquillamente la sfera terminare fuori dal campo. Un minuto è Juan Filipe a tentare la conclusione, anche per lui però poca fortuna e possesso regalato allo Zenit.

Ancora il Vardar in avanti al 79esimo, stavolta con il neo-entrato Ytalo, bravo a girare di testa un cross dal fondo. La sua girata però non trova la porta di Lunev e il risultato resta sullo 0-4 per lo Zenit, con gli uomini di Mancini ormai impegnati solo a preservare energie e far girare la palla il più possibile. Il Vardar non demorde e continua a provarci, ma la mira e l'efficacia dei tiri resta più che discutibile, con Nikolov che fa praticamente un passaggio a Lunev quando scocca l'81esimo minuto. La fortuna non arride ai macedoni che restano anche in 10 al minuto 82, con Ytalo che si fa male ed è costretto ad uscire dal campo, cambi finiti e padroni di casa costretti a proseguire con un uomo in meno. Lo Zenit continua invece a dare un saggio di come vanno gestite le azioni offensive, perseverando nell'andare vicina al gol ad ogni affondo, con Dzyuba che sfiora ancora una volta la doppietta con un ottimo avvitamento al centro dell'area che si spegne al lato di pochissimo, questo quando siamo all'87esimo. Passano tre minuti e Rigoni, entrato al posto di Kokorin non da molto, firma il quinto gol dei russi, letali sotto porta. Il gol è stato propiziato da un fantastico filtrante di Noboa, che ha trovato Rigoni libero e bravo ad inserirsi in area.  

Il quinto gol dello Zenit sancisce definitivamente la fine della partita, che in realtà era già chiusa praticamente da fine primo tempo.