Niente da fare per l'Athletic Bilbao, che crolla anche nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League: dopo il 3-1 dell'andata, il Marsiglia passa anche al San Mames grazie alla rete, su rigore, di Payet ed a quella di Ocampos in avvio di secondo tempo. Inaki Williams firma il gol utile solo per le statistiche, nel finale espulso anche Aritz Aduriz.

Moduli speculari in campo al San Mames, dove il Bilbao scende in campo con il solito 4-2-3-1: Manca San José in mezzo al campo, così come Raul Garcia in avanti: ci sono Rico e Cordoba con Williams dietro ad Aduritz. Solita diga formata da Iturraspe e Benat, Yeray e Etxeita proteggono Herrerin con De Marcos e Lekue sulle fasce. Rudi Garcia invece risponde con Mandanda tra i pali, Sakai ed Amavi come terzini, e la coppia di centrali formata da Rami e Rolando. Lopez e Luiz Gustavo a centrocampo, Thauvin, Payet e Ocampos supportano Mitroglu.

La prima, grande occasione arriva sul piede del grande protagonista della gara d’andata: è Ocampos a calciare, dal limite, dopo la gran discesa sulla destra di Lopez. Il suo destro, potente, è però centrale ed Herrerin può rifugiarsi in corner. Mandanda, invece, risponde smanacciando bene sul traversone di Benat. Alla metà del primo tempo arriva il primo, duro colpo per Ziganda: si ferma Mikel Rico, che rimane a terra dopo un contatto ed è costretto ad uscire. Al suo posto entra Markel Susaeta. Poco dopo, però, il Bilbao va vicino al vantaggio con il colpo di testa del solito Aduriz, servito benissimo da Williams, che colpisce benissimo ma mette alto di poco.

Al minuto 36, però, arriva la prima svolta: si accende Dmitri Payet, che da centrocampo dialoga con un compagno e prende campo, saltando due avversari ed arrivando in area. Lekue, in ritardo, entra in scivolata e lo stende, non lasciando dubbi a Taylor. Calcio di rigore, sul dischetto va lo stesso francese che con estrema freddezza spiazza Herrerin, trova l’angolino e fa 0-1.

Di male in peggio per il Bilbao: Williams riceve bene il filtrante di Iturraspe ed arriva tutto solo davanti a Mandanda, ma la tempestiva chiusura a peso morto di Rolando gli dice di no. Poco dopo, invece3, si ferma per infortunio anche Alvarez, rimpiazzato da Nunes.

Ad inizio secondo tempo, però, tutte le residue speranze degli spagnoli crollano: Amavi imbecca sulla mancina Ocampos che scherza letteralmente col raddoppio della difesa, rientra dal lato corto dell’area verso il destro e, pescando l’angolino fredda Herrerin. Vantaggio complessivo di 5-1 e due reti in trasferta, i francesi sono oramai lanciati a mille verso la qualificazione.

Il resto del secondo tempo si gioca sostanzialmente in atmosfera surreale, e Garcia trova anche lo spazio per mandare dentro Zambo e Sarr a cavallo del sessantesimo. Anche il San Mames si spegne insieme ai suoi beniamini, e sostanzialmente è allenamento agonistico per gli ospiti: anche quando Benat fa partire un missile dai 25 metri su punizione, Mandanda riesce ad immolarsi per rispondere a mano aperta.

Alla fine, però, la fortuna strizza l’occhio alla squadra di Ziganda: Susaeta sviluppa bene il contropiede sulla destra e mette dentro il traversone che allontana Rami. Il colpo di testa del francese, però, carambola sul volto di Aduritz e rimane in area, dove il più lesto ad arrivarci è Inaki Williams, che di punta batte Mandanda e regala ai suoi il gol della bandiera.

Due minuti dopo, però, si macchia anche la partita di Aritz Aduriz, che finisce sotto la doccia (secondo giallo) per una brutta entrata in ritardo.
Il finale al San Mames è dei più desolanti: panolada e fischi per l’Athletic, che esce sconfitto e con le ossa rotte dagli ottavi di finale, mentre l’OM vola sulle ali dell’entusiasmo verso i quarti.

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About the author
Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.