Patrick Cutrone e Federico Chiesa, le due belle facce del nuovo corso della Nazionale Italiana che si prepara al doppio appuntamento di lusso dei prossimi giorni. Per entrambi si tratta della prima chiamata tra i 'big', con il centravanti del Milan che ha bruciato letteralmente le tappe in una stagione fin qui strepitosa, mentre l'ala della Fiorentina ha fatto la consueta trafila fino all'Under 21 sotto l'ala protettiva dell'attuale selezionatore ad interim Gigi Di Biagio. Per primo ha preso la parola Cutrone, visibilmente emozionato per la grande occasione che gli si sta per aprire davanti: "Ho vent'anni e i sogni non finiscono mai - dichiara il bomber rossonero - . L’anno scorso ero in Primavera e non pensavo di arrivare fino a questo punto, ho sempre cercato di allenarmi al massimo e ringrazio tutti i tecnici che mi hanno aiutato ad arrivare fino a qua, da quelli che ho avuto nel settore giovanile fino a Montella e Gattuso. Già venire in Nazionale maggiore è un sogno, ora spero di esordire. Vedremo le scelte del mister, cercherò di metterlo in difficoltà".

Per un ragazzi di vent'anni che si accinge a figurare per la prima volta in una distinta della Nazionale maggiore, potrebbe essere normale avvertire un po' di tremolio alle gambe. Ma questo non sembra essere il caso di Cutrone, che anzi non vede l'ora di servire il proprio Paese sul campo, magari debuttando in una delle sfide tra quella di venerdì contro l'Argentina e quella di martedì prossimo contro l'Inghilterra: "Non l'ho mai avuta. Questa è un'opportunità che cercherò di sfruttare al massimo. Un po' assomiglio a Gattuso e alla cattiveria che aveva in carriera". La sfida contro l'Argentina rappresenta in particolare il confronto diretto con Lionel Messi, una vera e propria icona soprattutto per chi, come Cutrone, fa parte della new generation del calcio italiano e mondiale. Il milanista ammette che sarà una bella emozione incontrare dal vivo un personaggio fin qui visto solo in TV o nei videogiochi: "Messi è un personaggio della Playstation ed è soprattutto il Calcio. Sarò emozionato all'idea di vederlo da vicino".

Come detto, anche Federico Chiesa ha preso la parola in conferenza stampa in quel di Coverciano. Il giocatore della Fiorentina ha speso belle parole per l'altro giovane debuttante con la maglia dell'Italia, facendo capire che le sue doti tecniche e soprattutto caratteriali dovrebbero fare da esempio per i coetanei e per i più piccoli: "Per quello che ha fatto vedere, ha davanti a sé un futuro splendido, ha grandi potenzialità. Io devo migliorare ancora tanto, devo ancora dimostrare il mio valore e crescere in varie situazioni. Essere qui oggi è importante, devo imparare da Di Biagio e dai compagni". Per Chiesa questa doppia amichevole potrebbe essere anche l'occasione per entrare a far parte in pianta stabile della Nazionale del futuro. Magari seguendo l'esempio di papà Enrico, che nonostante gli infortuni ha comunque una bella storia in azzurro: "Penso al campo, l’allenamento è la cosa più importante e mi trovo qui grazie al lavoro svolto negli ultimi due anni. Aver avuto un padre calciatore è stato importante perché mi ha dato i consigli giusti, i miei genitori mi hanno fatto tenere la testa sul campo".

Un Chiesa che ha finalmente conquistato un ruolo di primordine in quella Fiorentina nella quale è cresciuto proprio dopo aver ascoltato i consigli del proprio padre. E ora con la maglia viola, e con il lavoro fatto negli ultimi due anni con Paulo Sousa prima e con Stefano Pioli poi, il numero 25 gigliato ha avuto dei grandi miglioramenti che si sono visti chiaramente in questa stagione: "L’anno scorso con Sousa ho imparato tanto a livello tattico e tecnico, quest’anno sto imparando a gestire le due fasi e a non sprecare le energie. Reggo meglio i novanta minuti". Anche per Chiesa c'è grande attesa ed emozione per l'incontro ravvicinato con Lionel Messi, in vista del match di venerdì sera contro l'Argentina. Il giocatore viola ricorda in tal senso un precedente che però riguarda il grande e storico rivale del fantasista del Barcellona, da lui incontrato nell'ultimo precampionato: "Ho giocato con Cristiano Ronaldo al Bernabeu e sembrava finzione. Quando dici Messi pensi al calcio, non ha difetti. Sarà emozionante giocare contro di lui".

Quando si pensa a Chiesa e dunque alla Fiorentina, non si può non fare riferimento alla recente tragedia legata alla morte di Davide Astori. Un momento drammatico e difficile da vivere per chi si era affidato proprio al capitano per addentrarsi giorno dopo giorno nei meccanismi dello spogliatoio viola: "Non ci sono parole per descrivere quello è successo, è stata una tragedia immensa e improvvisa. Per me è stato un compagno importantissimo, in questi due anni mi ha aiutato ad inserirmi nel gruppo, mi ha dato consigli giusti quando mi servivano. Mi manca tantissimo, ma dopo questo periodo difficile devo reagire soprattutto per lui. Voleva vedere ragazzi forti e determinati che danno tutto per la maglia e che si impegnano al 100%". Chiosa finale nella conferenza stampa dedicata all'assenza della nostra Nazionale dai prossimi Mondiali. Chiesa ammette che c'è molta tristezza per l'epilogo delle scorse qualificazioni: "È triste vedere che l’Italia non ci sarà al Mondiale, sarà un’estate strana, ma non c’è sentimento di paura e nessuna pressione. Siamo pronti per un altro ciclo".

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