Settimana di allenamenti in casa Bologna, giorni di lavoro che condurranno la truppa di Roberto Donadoni all'impegno dell'Olimpico, in casa della Lazio. Felsinei, dunque, per una giornata arbitri della lotta Champions, che vede impegnate più squadre, tra le quali proprio la compagine biancoceleste allenata da Simone Inzaghi. I rossoblù sono reduci dalla sconfitta interna patita contro l'Atalanta, penalizzati da un gol segnato da De Roon nel secondo tempo, in una partita dove il Bologna, occorre dirlo, non ha brillato ed ha meritato l'insuccesso casalingo.

Voltare pagina è l'imperativo dei bolognesi, il motto di questi giorni, ed a Casteldebole - teatro il solito centro Niccolò Galli - si sta lavorando intensamente per farsi trovare pronti in quel della Capitale. Questa mattina i rossoblù sono tornati al lavoro ed hanno svolto una seduta di allenamento con una parte di attivazione in palestra a cui è seguita una fase di esercitazioni tecnico-tattiche sul campo. Donadoni ha potuto abbozzare un sorriso, in quanto Rodrigo Palacio è rientrato in gruppo e si è allenato a pieno regime con i compagni di squadra. Si è mosso bene, con buona intensità, il peggio per il Trenza è ormai alle spalle. Solo terapie, invece, per Andrea Poli e Riccardo Orsolini, il cui impiego contro la Lazio è molto improbabile. Terapie e differenziato anche per Angelo Da Costa, a riferirlo è Bfc.tv.

Il Bologna è in flessione, sarà anche la situazione di classifica relativamente tranquilla (33 punti, 9 di vantaggio dalla zona retrocessione), ma l'ambiente non vuole concedere alla squadra cali di concentrazione. Sono due i giocatori finiti maggiormente nel mirino. Federico Di Francesco e Simone Verdi. Dai due, ovviamente, tutti si aspettano molto più, ed invece il loro rendimento è calato drasticamente. Semplicemente, non stanno facendo più la differenza in campo, cosa che sistematicamente avveniva in ogni partita fino a qualche settimana fa. Probabile che i due abbiano pagato il cambio modulo, dal 4-2-3-1 al 4-3-3 ed una collocazione tattica non ottimale, quindi a Donadoni gli è stato chiesto esplicitamente di ritornare a ricavare il massimo dai due gioiellini.