Strano ma vero: il Chievo Verona rischia di retrocedere. Dopo un girone di andata tutt'altro che negativo, infatti, i clivensi hanno praticamente dimenticato come si vince, scivolando al sedicesimo posto e a solo un punto dalla zona retrocessione. L'ultima sconfitta in campionato ha di fatto ufficializzato una crisi presente già da tempo, ma il modo con cui si è concretizzata ha ulteriormente gettato nello sconforto gli uomini di Rolando Maran. Sotto a causa di un goal di Calhanoglu, nella sfida di ieri i gialloblu hanno avuto addirittura l'abilità di rimontare con Stepinski ed Inglese, concludendo in vantaggio il primo tempo.

Tutto perfetto insomma, almeno fino all'inizio della seconda frazione, da quando il Milan è tornato a fare il Milan andando a vincere la partita nei minuti finali. Una brutta sconfitta, non tanto per la forza dell'avversario quanto per il modo con cui si è concretizzata. Perdere anche contro i rossoneri di Gattuso e dopo essere stati in vantaggio, con la rete di André Silva addirittura all'82', è stata solo la goccia di un vaso già stracolmo e, forse, rovesciato ormai da un bel po' di settimane. Capire un calo fisico così evidente non è dunque cosa da poco, ma non notare la crisi che ha coinvolto il Chievo sarebbe roba da ciechi o illusi. Tra i vari motivi che potrebbero aver provocato questo momento negativo, sicuramente si potrebbe attribuire l'età non più giovanissima di alcuni atleti.

Nonostante l'inserimento di volti nuovi come Bani e Depaoli o di atleti ancora nel pieno (Giaccherini o Tomovic), gran parte della rosa clivense è ben oltre i trent'anni. La zona del campo maggiormente interessata da questa cosa è sicuramente il reparto difensivo, che non sta vivendo giorni felici. Da sempre punto di forza della società clivense, l'accorta gestione del calciomercato sta di fatto punendo il Chievo in questa stagione, reo di non aver ringiovanito la rosa proprio nel momento di maggior flessione di molti calciatori. Ora però non è tempo di trovare colpe ma di scuotersi, andando a fare punti contro una Sampdoria ferita ma tutt'altro che doma.