Dopo 9 giornate il Torino prende un punto d'oro con la Roma dei record. La squadra di Ventura è la prima ad aver bloccato la squadra di Garcia sul cammino Champions/scudetto. Il primo acuto di Strootman aveva fatto pensare ad una partita in discesa per la squadra giallorossa, che però ha subito il contraccolpo psicologico del secondo gol subito in questa stagione, stavolta firmato da Cerci.
 
PRIMO TEMPO - Entrambe le squadre partono con delle novità nelle formazioni rispetto a quelle ufficiali: nel Torino, Ventura sceglie un 3-4-3, con D'Ambrosio a scalare come terzino sinistro e El Kaddouri in attacco; nella Roma, invece, Garcia sceglie di avanzare Pjanic in attacco con Borriello e Florenzi, facendo sedere in panchina Ljajic; Bradley e Burdisso in campo dal primo minuto. La compagine giallorossa cerca l'undicesima vittoria consecutiva, mentre la squadra torinese non vince da nove giornate. Pronti, via e dopo il primo minuto si registra una punizione di Strootman a servire nell'area i suoi compagni, ma la progressione non sortisce alcun effetto. Poi, più nulla: per buona parte della prima fazione di gioco, le squadre si studiano e il centrocampo diventa il campo di battaglia. Strootman, Bradley e Pjanic bloccano le avanzate granate, Balzaretti e Maicon giocano molto alti; Cerci prova a far salire la squadra, con l'aiuto di El Kaddouri. Ma il primo vero acuto della partita si registra con Florenzi: su calcio d'angolo di Pjanic al 25'minuto, infatti, il giovane romanista tira fuori un gran destro che va di poco fuori la porta. La partita si accende e la Roma capisce di essere in un momento favorevolo. Dopo tre minuti, ancora su calcio d'angolo del bosniaco, Borriello prova un colpo di testa di poco fuori. Ma il gol è nell'aria: nello stesso minuto Pjanic serve in verticale Strootman, che segna a due passi da Padelli. Secondo gol in Serie A per l'olandese, 25 gol della Roma in questa stagione. Il Torino subisce il contraccolpo psicologico, ma Cerci prova a risollevare il morale della squadra: al 33' una gran punizione di sinitro mette in apprensione De Sanctis, che deve intervenire altre due volte prima proprio sull'ex romanista e poi su El Kaddouri. Si chiude così il primo tempo. La Roma ha giostrato bene la partita fino al primo gol, ma nei minuti finali subisce la progressione granata. Burdisso e Benatia lavorano bene in difesa, mentre Cerci mette a dura prova De Sanctis
 
SECONDO TEMPO - Il Torino riparte forte, ma la Roma risponde bene ai vari assalti di Glik ed El Kaddouri. Ma i granata sono più in forma dei giallorossi, e Meggiorini con il mancino mette in risalto le doti di Morgan De Sanctis. La squadra di Garcia però non sembra reagire e viene punita dalla legge dell'ex: Alessio Cerci, servito da Meggiorini, segna il gol del pareggio al minuto 63, sgretolando l'imbattibilità della difesa romanista che durava da 744 minuti di gioco. La Roma però si mostra ancora una volta grande squadra e non ci sta: Burdisso e gli entranti Ljajic e Marquinho per Borriello e Benatia provano in tutti i modi l'affondo offensivo, trascinati da un Pjanic sempre più leader. La partita si complica però per gli uomini di Rudi Garcia, sfavoriti anche da una direzione di gara di Banti che lascia a desiderare: pochi i falli duri fischiati e molte azioni che lasciano il dubbio della regolarità. Nonostante le avversità, la Roma si riversa in avanti: Marquinho ci prova più volte, ma Padelli si mostra attento. Ljajic inventa e al minuto 87 prova da punizione, controllata bene dall'estremo difensore granata. Ma non c'è più tempo e la Roma incappa nella primo stop stagionale. All'Olimpico di Torino finisce 1 a 1.
 
Prima o poi doveva accadere: la Roma ferma la propria imbattibilità a dieci partite consecutive, ma torna nella Capitale con un punto prezioso. A tratti in ansia, i giocatori giallorossi subiscono il contraccolpo psicologico del gol subito dopo tanto tempo, ma riescono a svegliarsi in tempo per provare ad affondare la nave di Ventura. Dall'altra parte, però, il Torino è stato bravo ad arroccarsi in difesa e a pungere quando serviva. La partita nel primo tempo ha visto vincere la noia e l'episodio di Strootman l'ha fatto da padrone; nella ripresa, invece, le squadre hanno giocato a viso aperto, non mancando di dare spettacolarità alla serata. L'unica nota storta della serata è la direzione di Banti, a cui la moviola giustificherà la non sufficienza in pagella. 
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