Dopo le due partite casalinghe vinte contro Catania e Cagliari, l’Atalanta torna a giocare in trasferta. Lo fa al cospetto di un Torino che vanta cinque punti in più in classifica rispetto ai bergamaschi (29 contro 24). Entrambe le squadre stanno costruendo il loro campionato sui rispettivi campi, con l’Atalanta che ha il rendimento interno migliore (20 punti contro i 17 del Toro), ma la differenza a favore dei granata la stanno ricoprendo i risultati in trasferta (12 punti, mentre gli orobici si fermano ad appena 4). Ecco perché per l’Atalanta violare il fortino dell’Olimpico, dove fin qui ha vinto soltanto la capolista Juventus, non sarà affatto semplice.

Stefano Colantuono ritrova la squadra con cui nel 2010 ha sfiorato la promozione in A: “Il Torino si è mosso bene sul mercato estivo, non a caso è una delle migliori squadre del campionato per attacco e capacità tecnica in mezzo al campo. Hanno un’identità ben precisa, oltre a un allenatore molto in gamba come Ventura e a una coppia di attaccanti, Cerci e Immobile, di prim’ordine”. Fatti i dovuti riconoscimenti sul valore dell’avversario, ecco come batterlo: “Loro non hanno problemi di classifica, ma anche noi siamo più sereni dopo gli ultimi risultati confortanti. Dobbiamo mantenere alta la concentrazione, guai alle distrazioni. Dopo questa partita avremo Napoli e Fiorentina, quindi i punti vanno fatti domani. È questo il momento giusto per fare il salto di qualità”.

Probabili formazioni

Consigli è guarito dalla varicella e torna a difendere i pali, anche se il giovane Sportiello non l’ha fatto rimpiangere. Scelte quasi obbligate per Colantuono in difesa: non ci sono Lucchini e Canini, così la coppia di centrali sarà formata da Yepes e Stendardo. Rientra dalla squalifica Benalouane, con Raimondi che si sposta esterno di centrocampo. Dovrebbe farcela Cigarini, in dubbio per la contusione rimediata nell’ultima gara contro il Cagliari: in caso di forfait, giocherà Baselli.

Atalanta 4-4-1-1 football formation

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Fabio Capovilla
Classe 1989. Mi sono laureato in Scienze della comunicazione a Bergamo, dove mi sto per specializzare in editoria. Vavel è la mia prima collaborazione giornalistica che spero in futuro possa diventare una professione. Scrivo di Atalanta e di calcio francese.