Come si era detto, la questione risiede nell'atteggiamento. La vittoria dei bianconeri contro il Bologna è l'ennesima dimostrazione che, quando questa Juventus gioca con la mentalità giusta, può ottenere qualsiasi risultato.

E non è stato per nulla semplice. I bianconeri infatti hanno cominciato la partita con il solito atteggiamento arrembante, ma confusionario e poco lucido tipico delle partite casalinghe già viste in campionato: difesa piazzata male, azioni disordinate, giro palla poco fluido e poca cattiveria sottoporta. Ancora una volta, la punizione arriva puntuale.

Una situazione che avrebbe potuto creare seri problemi alla formazione schierata da Massimiliano Allegri. Già, perchè se cominci la partita già in preda alla frenesia causa "obbligo di vittoria", nel momento in cui prendi un gol dopo cinque minuti, la frenesia potrebbe trasformarsi in delirio. Ma questa volta i bianconeri sono riusciti a compattarsi, a ragionare e a risovere una partita cominciata nel peggiore dei modi.

Allegri per la prima volta ha schierato gli stessi undici della partita precedente, e i risultati si sono visti. Una volta ritrovato il giusto atteggiamento, l'intesa tra compagni e il gioco hanno fatto il resto.

Tante indicazioni positive per il tecnico toscano. Prima di tutto la premiata ditta Dybala-Morata: i due attaccanti si trovano a meraviglia e, giocando palla a terra, diventano un pericolo costante per qualsiasi difesa.

La conferma di Sami Khedira: ancora una volta il tedesco ha dimostrato tutte le sue qualità, arrivando persino a realizzare il gol che ha chiuso definitamente la partita. Una volta ritrovato anche Marchisio, il centrocampo bianconero potrà fare sicuramente un grosso salto di qualità, anche perchè, e qui arriviamo alle note dolenti, la prestazione di Hernanes va sicuramente rivista.

Il brasiliano ha dimostrato ancora una volta troppe lacune nel ruolo di regista basso. Sicuramente ha giocato anche una partita di sacrificio e di attenzione in fase di non possesso, ma ci si aspetta che uno come lui riesca a dare maggiore qualità alla manovra, cosa che ancora non è avvenuta.

Luci ed ombre anche nella prestazione di Paul Pogba, che spesso ha esibito giocate più belle che utili. Sicuramente i suoi leziosismi fanno parte del suo modo di intendere il calcio, ma se vuole davvero ritrovarsi, il francese dovrà mettere da parte lo spettacolo per pensare prima di tutto alla concretezza.

In ogni caso, e questa è la cosa più importante, sembra che Allegri sia riuscito finalmente a trasferire, almeno in parte, la mentalità mostrata nelle partite di Champions anche in campionato. A tal proposito sono ottime le indicazioni offerte da chi è entrato a partita in corso: Zaza e Lemina, infatti, hanno mostrato il giusto atteggiamento e la giusta intraprendenza, segno che ormai, forse, anche il campionato ha ridonato gli stimoli giusti a questa Juventus.