Una carriera legata indissolubilmente all'Italia e a tre squadre, quella di Mirko Vucinic. L'attaccante ha lasciato il belpaese nel 2014 dopo aver vestito le maglie di Lecce, Roma e Juventus, lasciando sempre il segno in ognuna delle sue esperienze. Attualmente il montenegrino gioca nell'Al-Jazira, ma mantiene sempre un occhio di riguardo verso giallorossi e bianconeri, le due protagoniste del big match della prossima giornata di Serie A in programma sabato sera allo Juventus Stadium.

Proprio quello dello stadio dei proprietà è uno dei temi toccati nell'intervista rilasciata da Vucinic alla Gazzetta dello Sport. Arrivato a Torino proprio nell'anno di debutto del nuovo impianto, il classe 1983 spiega: "Quando sono entrato in campo allo Stadium la prima volta è stata subito una scossa. Se la Roma avesse il suo stadio, avrebbe tanti, tanti punti in più in classifica. Almeno una decina a campionato. Anzi, forse avrebbe questo benedetto scudetto".

Uno scudetto più volte sfiorato tra il 2006 e il 2011, il suo periodo giallorosso, con tre secondi posti. Altrettanti sono invece gli scudetti vinti alla Juventus, consecutivi. Una questione soprattutto ambientale, secondo il diretto interessato: "Posso dire che a Torino si sentono meno radio che a Roma. Le chiacchiere ti arrivano sempre all’orecchio e, magari, ne patisci. In generale, possiamo dire che la differenza è l’ambiente e l’abitudine a vincere. A Roma ci sono spesso troppe pressioni: non è una giustificazione per i giocatori, ma questo a volte si paga. Sia la mia Roma che questa sono squadre di altissimo livello".

La sfida di sabato sera non sarà certamente decisiva, visto che dopo di essa si dovranno giocare altre 21 partite per decretare chi indosserà il tricolore, ma potrebbe spostare gli equilibri. Vucinic però non si sbilancia e pronostica un risultato molto politically correct: "Personalmente, spero in un pareggio: così ci sarà ancora campionato e ci divertiremo tutti". Riguardo invece lee chiavi della sfida, il doppio ex indica i reparti offensivi e i trequartisti come possibili scardinatori: "Per me tutta la sfida si gioca là. E poi molto dipenderà dalla capacità della difesa della Juve, che è sempre fortissima, di resistere alla pressione giallorossa".