Udinese - Delneri: "Domani bisogna cercare di vincere contro un'Inter motivata"

Nella consueta conferenza stampa prepartita, mister Delneri analizza l'ultima sfida del campionato, ovvero quella contro l'Inter, squadra che ha avuto un'annata tribolata. L'Udinese vuole vincere per concludere in crescendo la stagione.

Udinese - Delneri: "Domani bisogna cercare di vincere contro un'Inter motivata"
Delneri nella conferenza stampa odierna.
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Di Davide Marchiol

Udine, 27 maggio 2017. È arrivata l'ora dell'ultimo giro. Inter-Udinese farà infatti calare il sipario sulla stagione 2016/2017 della Serie A. Nessuna delle due squadre ha più obiettivi di classifica, ma i nerazzurri vogliono vincere per dare almeno un'ultima gioia a una tifoseria che ha vissuto un'annata tribolata, con ben due cambi d'allenatore. I friulani vogliono vincere per ottenere un bel risultato in una trasferta difficile e per concludere quest'annata di transizione nel migliore dei modi.

Domani si gioca l'ultima di campionato e c'è ancora uno spiraglio per il decimo posto: "Sì ma indipendentemente da quello che farà la Sampdoria domani bisogna vincere. Bisogna sempre giocare al massimo e dare importanza alla partita, giochiamo su un campo importantissimo e i giovani che hanno giocato meno avranno la possibilità di mostrare di nuovo le proprie qualità. Se non siamo arrivati ancora in certe posizioni vuol dire che siamo mancati in alcune cose."

Rientra Widmer, che sembrava invece avesse concluso la stagione anticipatamente: "In difesa ho scelta, sei difensori, posso variare com concetto. Recuperiamo Widmer, può giocare con Gabriel Silva, ma posso mettere anche Adnan. Ho letto che l'Inter non sarà quella dell'andata, ma nemmeno noi saremo quelli dell'andata. Siamo arrivati con largo anticipo sul passato, abbiamo inserito giovani importanti, abbiamo fatto la miglior stagione in A da qua a quattro anni, potevamo meritare qualcosa in più, abbiamo fallito qualche appuntamento. Ultimamente si gioca per la maglia, cosa che non sempre si è vista in passato. Adesso dobbiamo migliorare e con la società vogliamo lavorare per puntare in alto."

È l'ultima di campionato, ma tra squalifiche e infortuni c'è ancora qualche ballottaggio: "Se Widmer non sta bene non farà tutta la partita, altrimenti sì. Lui sta bene, in cinque o sei giorni non si perde la qualità fisica. Matos giocherà al posto di De Paul, per caratteristiche è il più adatto. La partita non è semplice, ha battuta la Lazio e vuole continuare a riscattarsi. Hanno dato chance a chi era ai margini, come Andreolli ed Eder e ne sono stati ripagati."

La partita dell'andata ha visto una delle migliori prestazioni dell'Udinese di quest'anno, ma è arrivata una sconfitta e forse la cosa ha pesato psicologicamente: "Può essere che l'andata abbia pesato a livello psicologico, ma vuol dire che bisogna crescere. Abbiamo giocato benissimo e non abbiamo comunque raccolto. Era un periodo particolare. Sono partite che dovrebbero dare sicurezze e invece ne abbiamo perse. Poi con la Roma, si è iniziato a dire che abbiamo concesso 20 minuti alla Roma, ma noi non eravamo in grado di battere certe squadre e sono state svilite le prestazioni degli avversari, facendo pesare la cosa sui nostri. Si doveva combattere con le grandi per definire il campionato con le piccole, ma quelle partite hanno condizionato il giudizio su di noi."

Nel girone di ritorno si è fatto qualche punto in meno, ma ci sono state molte defezioni: "Nel girone di ritorno abbiamo perso alternative e lo abbiamo pagato sì. Per esempio adesso abbiamo perso Perica, che ti dà tanta intensità che adesso vai a perdere. Poi abbiamo scoperto Balic e altri. Quindi tutti hanno dato quello che potevano, formando un gruppo solido."

Ci si chiede se la partita con la Sampdoria abbia lasciato strascichi: "Il Friuli fortunatamente è diventato un piccolo fortino. Possiamo qua fare bene e ottenere qualche punto in più. No non ci sono strascichi si è chiusa là. Era una partita importante per la posizione in classifica e non è andata, ma siamo coscienti di aver fatto di tutto per arrivare dove volevamo."

Delneri poi analizza il lavoro fatto in questa stagione: "La crescita di De Paul credo sia abbastanza lo specchio del mio lavoro. Queste cose ce le insegna il Napoli, che difende perfettamente con un 4-5-1 con gente che si sacrifica. Dobbiamo imparare quello. Oggi nell'uno contro uno il sacrificio è fondamentale. Abbiamo dimostrato di poter giocare in diversi modi. Si può ambire addirittura un domani a un 4-2-4. La traccia per il futuro è importante."

L'Inter non è in un bel periodo, giocando bene si potrebbe fare il colpaccio, ma il mister predica attenzione: "Sicuramente ci giocheremo la partita domani. Loro saranno motivati, troveranno un ambiente in crescita, poi ci sono giocatori che si giocano la riconferma. Io la vedo come complicata, perchè gli avversari sono carichi. Domenica alla Dacia si è vista una partita tattica e aggressiva, come dovrebbe essere. Se invece siamo leziosi torniamo indietro. Il calcio è fatto di velocità d'esecuzione."

Sarà l'ultima partita per Duvàn Zapata: "Per Zapata non dipende dalla società. Se andrà via spero che quest'annata sia stata importante per lui, che gli abbia insegnato qualcosa, sia le cose negative che positive. Abbiamo creato un gruppo con mentalità e spero che questo resti in tutti coloro che andranno via. Il perseguire un obiettivo è fondamentale per ottenere i risultati e spero che questo lo abbiano acquisito."

Thereau da punta sembra essere più efficace: "Thereau quando sta bene tende a dare il là all'azione, io invece penso sia un gran finalizzatore, può segnare in tutti i modi. Vedremo domani cosa farà, ma più vicino alla porta  spenderebbe sicuramente meno."

Chiosa finale con il mister che domani potrà festeggiare le 400 panchine in A: "Sì la vittoria domani sarebbe un bel regalo. Tutte le esperienze sono importanti per crescere, partire dall'Interregionale per arrivare alla A è stata una bella soddisfazione. A un certo punto pensavo di non arrivarci, questo insegna che non bisogna mai mollare. Sarebbe bello farne qualche altra di partita in A. Con l'Udinese ovviamente. "

 

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About the author
Davide Marchiol
Nato e cresciuto ad Udine. Udinese e rap le mie passioni principali, con un certo ascendente verso il Crotone, viste le origini calabre, ma non mi precludo nessuna strada.