Il Bologna lavora intensamente sul mercato, cercando di puntellare la rosa nei ruoli maggiormente scoperti, su tutti la mediana. Con l'imminente addio di Donsah, vicinissimo al Torino per una cifra pari ai sette milioni di euro, il nuovo obiettivo felsineo si chiama Tomas Rincon, in uscita dalla Juventus e voluto anche dall'Atalanta, decisa a sostituire l'ormai rossonero Franck Kessié. Ugualmente forte, poi, l'interesse per José Mauri, che a Parma ha fatto benissimo proprio sotto la guida di Roberto Donadoni. Con le valigie in mano, inoltre, sia Saphir Taider che Erick Pulgar, sondati da molti club di Serie A. Dato l'ingaggio importante, poco meno di un milione di euro, il Bologna conta di vendere proprio Taider, cercato da Sampdoria ed Udinese.

Giura fedeltà alla maglia rossoblu, invece, Ibrahima Mbaye, che tramite il proprio intermediario Beppe Accardi ha confermato la voglia di restare a Bologna. In ottica arrivi, piace e non poco Riccardo Orsolini, che difficilmente resterà alla Juventus. Giocatore offensivo e potente, l'ex Ascoli troverebbe in Donadoni un vero e proprio maestro tattico, che ha già valorizzato gente del calibro di Di Francesco e Krejci, rivalutando Simone Verdi. L'esterno italiano, già titolare della Nazionale Under 20, si sta mettendo in luce durante i primi allenamenti con Madama, ma potrebbe comunque andare in prestito. L'interesse della Fiorentina è forte, Corvino potrebbe inserirlo nella trattativa per Bernardeschi, ma il Bologna offre ad oggi maggiori garanzie tecniche. 

Dopo i consueti allenamenti mattutini, con annesse visite mediche, la società partirà per Castelrotto, località del Trentino Alto Adige che per il terzo anno consecutivo ospiterà i rossoblu. Fin dalle prime fasi preparatorie, Donadoni ha cercato di puntare sull'atletismo, evitando però gli errori della scorsa stagione. Nelle prime battute dell'annata 2016/17, infatti, il Bologna ha impressionato, soffrendo in seguito il carico di lavoro pesante ed i molti infortuni da esso derivati. L'ex tecnico del Parma dovrà quindi rivalutare il proprio lavoro, sfruttando la voglia di un gruppo giovane e volenteroso.