La bandiera del Napoli. Il leader silenzioso dello spogliatoio azzurro. Marek Hamsik è ormai adottato a tutti gli effetti dalla città di Napoli. Lui vuole ricambiare l'amore che la città gli offre quotidianamente. Al portale d'informazione Kicker lo slovacco ha ammesso: "Voglio battere il record di Maradona, ci tengo, ma prima di tutto viene la squadra. Sarebbe pazzesco vincere lo Scudetto qui a Napoli. La città lo attende da tanto tempo. Questo è il nostro obiettivo, ma sarà come sempre complicato raggiungerlo in quanto il campionato è molto equilibrato e ci sono almeno 4/5 squadre costruite per vincere".

Anche in Champions League, dove il Napoli affronterà Manchester City, Shakhtar e Feyenoord, Hamsik vuole arrivare lontano. Non si prefigge nessun obiettivo preciso, ma solo quello di fare più strada possibile: "Non abbiamo pescato un girone di ferro, lo devo ammettere, ma le squadre del nostro raggruppamento sono tutte buone. Il City è forte, lotta per vincere la Premier, e quindi è tra i migliori 6/7 club d'Europa. Gli ucraini hanno molta esperienza perchè gravitano da anni nelle competizioni continentali, mentre il Feyenoord ha buona qualità. Hanno vinto il campionato in Olanda quindi non bisognerà sottovalutarli, specie a Rotterdam, nel loro campo, che sarà infuocato. La Champions non è il nostro obiettivo, ma se stiamo attenti e non sbagliamo le partite chiave possiamo far meglio dell’anno scorso. Vogliamo ben figurare in ambito europeo, ne abbiamo le possibilità".

Con Maurizio Sarri il Napoli negli ultimi due anni è cresciuto, ed è entrato stabilmente nell'èlite del calcio italiano. Quest'anno è atteso l'ultimo salto di qualità, quello necessario per annullare il gap con la Juventus e finalmente vincere qualcosa d'importante: "In questi due anni siamo cresciuti tantissimo. Il mister è un motivatore perfetto, un ottimo psicologo, bravissimo nei rapporti. Un modo così minuzioso di preparare le partite inoltre non lo avevo mai visto. E' un perfezionista. Quando scendiamo in campo, conosciamo tutto dei nostri avversari, ma ci ripete sempre che dobbiamo giocare il nostro calcio, senza lasciarci intimorire da chi abbiamo di fronte. Abbiamo una nostra identità, e non dobbiamo snaturarla per niente al mondo. Giocando come stiamo facendo ci divertiamo, e quindi bisogna continuare in questo modo".

Non manca una piccola frecciata al suo ex compagno di squadra Gonzalo Higuain, che l'estate scorsa ha preferito lasciare Napoli per volare a Torino, e vestirsi di bianconero: "In molti pensavano che con il suo addio saremmo calati, ci saremmo indeboliti, ed invece non è stato così. Mertens in posizione di attaccante centrale ha fatto benissimo, ha segnato tanti gol e quindi non abbiamo sentito la sua assenza. Spero che quest’anno faccia ancora meglio, ha grandi doti, è nel pieno della sua carriera ma credo abbia ancora qualche margine di miglioramento. Sono legato molto a Dries, spero che ci possa condurre in alto". Riguardo al suo futuro non si sbilancia più di tanto: "Non penso di lasciare Napoli, ma come ormai tutti sappiamo, nel calcio non si può mai sapere cosa accade nel domani. In passato sono stato cercato da top club italiani, tra cui la Juventus ed il Milan, ma non ho ceduto a queste lusinghe perchè volevo solo il Napoli, e sono felice di essere qui. Potrei restare a Napoli ancora a lungo, ma voglio vincere e regalare gioie ai miei tifosi".

 

 

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Andrea  Indovino
Amo lo sport in tutte le sue infinite sfaccettature. Seguo principalmente il calcio ed il basket a 360° gradi, ma assiduamente anche il mondo della Formula 1, la Moto GP ed il ciclismo, specie le grandi corse a tappe. La mia è una voglia infinita di SAPERE, del resto Seneca affermava: Sii servo del sapere se vuoi essere veramente libero.