Non c'è nove senza dieci, verrebbe da pensare. Il Napoli vira attorno alla boa di un quarto di campionato e, per il momento, lo fa con un minimo vantaggio sulle dirette concorrenti per il titolo. Sassuolo e poi Chievo Verona, per ribadire con fermezza ed autorevolezza la propria candidatura verso il trono anche dopo la seconda sosta per le Nazionali. Dopo il pareggio con l'Inter e con le scorie mentali prima ancora che fisiche da superare dopo il trittico infernale della settimana scorsa, gli azzurri hanno trovato la forza per rispondere al vantaggio del Genoa e portare a casa altri tre punti di capitale importanza a casa. Non era facile, anzi, probabilmente era l'aspetto più difficile possibile, dal punto di vista prettamente psicologico. Dimostrazione, l'ennesima, della presenza di spirito di una squadra che oramai è adulta e matura. 

Tempo di voltare pagina, portandosi alle spalle nel bagaglio dell'esperienza che sta pian piano crescendo anche i rimbrotti di Maurizio Sarri, il quale consapevole della necessità di risparmiare energie fisiche e mentale in vista del prosieguo del ciclo di ferro, ha bacchettato i suoi sull'incapacità di chiudere la sfida il prima possibile per poi rilassarsi. Motivo per il quale il tecnico toscano batterà molto su questo tasto in vista della sfida agli emiliani, apparentemente scritta sulla carta ma tutta da risolvere. Inevitabile, nell'affrontare il discorso formazione da schierare contro i neroverdi, anche il discorso relativo alla sfida al Manchester City di mercoledì prossimo. 

Qualche cambio Sarri lo effettuerà, o quantomeno sembra orientato a farlo, con Hysaj che sembra il candidato numero uno a far posto a Christian Maggio sull'out di destra. Non solo. Albiol - secondo quanto riportato da Repubblica in mattinata - è stato vittima di un attacco influenzale e le sue condizioni verranno valutate in questi giorni; nel caso, pronto Chiriches a farne le veci, con il rumeno che ha ben figurato a Marassi nel catino ligure. Dubbi, i soliti, in mediana, con il gioco delle coppie tra Diawara-Zielinski e Jorginho-Allan che si riproporrà fino all'immediata vigilia. Non cambieranno invece i quattro archi davanti, con Hamsik a sostegno del tridente offensivo composto da Insigne, Mertens e Callejon