Tutto troppo facile per la Lazio nell'undicesima giornata di Serie A. Attesa oggi dall'impegno ad ora di pranzo contro il Benevento, la squadra capitolina ha letteralmente dominato i padroni di casa, confermandosi come realtà lanciatissima del nostro campionato. Un 1-5 nel segno di Immobile, autore di una sola rete ma ben tre assist, ma anche con la firma di Nani, la sua prima con le Aquile, nel finale. Per gli Stregoni un'ennesima sconfitta che li porta ad essere sempre più ultimi, sempre come peggior difesa e peggior attacco della stagione. Le prospettive sono assenti, le speranze anche: risollevarsi da questa situazione sembra impossibile. Di seguito la cronaca del match.

Le scelte - Roberto De Zerbi opta per un 3-4-2-1 all'inizio del match. Il portiere Brignoli vede davanti a sè il trio composto da Venuti, Antei e Di Chiara, con Lombardi e Lazaar a fare i tornanti. Chibsah e Viola formano invece la cerniera mediana, con Cataldi e Memushaj a supporto di Iemmello, unica punta. La risposta di Simone Inzaghi è con lo stesso modulo, che vede Strakosha fra i pali difeso da Bastos, De Vrij e Radu. La linea di mezzo è composta da Marusic, Parolo, Lucas Leiva e Lulic. Si muovono più avanti invece Luis Alberto e Milinkovic-Savic, alle spalle dell'immancabile Ciro Immobile.

La gara - La partita assume una certa direzione già nei primissimi minuti: i biancocelesti approcciano benissimo sotto l'aspetto mentale la gara e trovano il vantaggio dopo pochissimo, complice la solita leggerezza dei padroni di casa sotto ogni aspetto. Sugli sviluppi del primo corner di giornata, infatti, una sponda di Immobile da posizione defilatissima sul secondo palo favorisce la mischia in area e la conseguente deviazione vincente di Bastos, da due passi, che sblocca il match. Il controllo ospite è totale e, dopo nemmeno 600 secondi, Milinkovic-Savic trova un'imbucata giusta dal centro-destra in verticale, con Immobile che dall'interno dell'area calcia poi ad incrociare, infilando la palla nell'angolo alla propria sinistra per lo 0-2 dopo meno di un quarto d'ora.

Ovviamente la botta psicologica dell'uno-due subito non fa bene ai campani, che neanche accennano ad una reazione nella seconda parte della prima frazione di gioco. Luis Alberto ha allora la prima chance per calare il tris su calcio di punizione dai 25 metri, ma spara alto; è solo questione di tempo, perchè Immobile continua a catalizzare il gioco su di sè ed al 24esimo dalla sinistra serve l'assist vincente per l'inserimento di Marusic, che dal dischetto del rigore insacca in scivolata senza troppi problemi a porta sguarnita per lo 0-3. Inizia allora lo show definitivo dei laziali: Milinkovic-Savic al 38esimo sfiora il poker dopo un gioco di suola alla lunetta, che termina con un tiro potente ed angolato di mancino salvato solo da un enorme salvataggio di Brignoli in corner. Dopo un monologo in possesso palla sempre delle Aquile, l'arbitro decreta il termine della prima frazione.

Nella ripresa, con l'ingresso in campo di Ciciretti, gli Stregoni sembrano darsi una svegliata e provano quantomeno a salvare la faccia; dall'altro lato, gli ospiti tirano un po' il freno a mano, forse anche nell'ottica di gestire le energie. E' così che, su un'iniziativa proprio del neo-entrato di cui sopra, Achraf Lazaar trova il gol: dopo una prima parata di Strakosha, infatti, l'ex Newcastle - partendo da posizione per lui insolita da ala destra - rientra sul mancino e calcia bene, rasente al terreno, per il gol dell'1-3 che sembra poter riaprire i conti. Nella sostanza in realtà, con l'ingresso di Jordan Lukaku al posto di Milinkovic-Savic i biancocelesti si schierano con un modulo più abbottonato che ferma senza troppi problemi le ulteriori iniziative avversarie.

Nel finale, allora, c'è anche spazio per un altro assolo dei laziali, che sono tornati pienamente nel match soprattutto con la testa. Dopo un paio di potenziali buone chances sprecate, arriva la sentenza definitiva sul confronto, firmata Marco Parolo: il centrocampista ex Cesena dovrà però offrire una cena al neo-entrato Nani, che dalla sinistra gli ha offerto uno splendido assist per il suo tocco vincente da zona favorevolissima. Segue un'altra fase positiva per i padroni di casa, che con Ciciretti sfiorano il secondo gol della bandiera: tuttavia, Strakosha si oppone bene alle iniziative del migliore in campo fra i suoi avversari. Nel finale di gara, allora, Luis Nani si toglie anche la soddisfazione del primo gol con la nuova maglia: buon pallone servitogli dal solito Immobile e il portoghese, dopo una buona finta, calcia dal centro dell'area col piatto, rasoterra, angolando alla sinistra di un impotente Brignoli. E' 1-5, non c'è più tempo: al Vigorito è questo il risultato finale.