Inter, prima di Coppa

Spalletti vara il turnover per il match con il Pordenone.

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Di Johnathan Scaffardi

Il pari dell'Allianz Stadium consente all'Inter di mantenere l'imbattibilità e al contempo il primato - in virtù anche del parziale passo falso del Napoli. 0-0, non senza alcune difficoltà, specie nella seconda porzione di gara, con meno energie per togliere fiato alla manovra bianconera. Moderatamente soddisfatto Spalletti, occorre crescere, ma la via è tracciata. Siamo al tramonto del girone d'andata, l'Inter non è più una semplice variabile nell'economia di stagione. All'interno del percorso di campionato, si inserisce ora la Coppa Italia. Come le altre big, ingresso agli ottavi, con i favori del pronostico. La Tim Cup resta terreno di sorprese e ribaltoni, l'Inter attende a San Siro una compagine di Serie C, il Pordenone, in grado di eliminare, al precedente turno, il più quotato Cagliari di Lopez. 

Occasione per il tecnico per valutare le alternative presenti nella rosa. Mutano gli esterni di difesa, Nagatomo - dopo la parentesi a sinistra - torna sulla corsia di destra in luogo di D'Ambrosio, Dalbert, gettato nella mischia a Torino e piuttosto timoroso, corre sull'out mancino. Al fianco di Skriniar, Ranocchia. Positivo con il Chievo, ha un'altra chance. Riposo per Miranda. In mediana, poche possibilità. Joao Mario deve convivere con una fastidiosa tonsillite. Vecino e Gagliardini formano la cerniera centrale, con Brozovic sulla trequarti. Cancelo e Karamoh ai lati di Eder, nuovo di zecca il pacchetto avanzato.  

Il Pordenone, inserito nel girone B, occupa la quinta posizione. 9 punti di ritardo dal Padova, tre dalla Sambenedettese, seconda. 1-1 proprio con la Sambenedettese nel week-end. Il periodo difficile - tre stop consecutivi in campionato - è alle spalle. Alle porte, invece, la trasferta sul rettangolo del Renate - ostica. La Coppa Italia è così un sogno da coltivare senza perdere contatto con la realtà. Colucci non intende rivoluzionare la sua formazione tipo. 4-3-2-1, modulo classico per il Pordenone, con Magnaghi riferimento d'attacco. Maza e Berrettoni si muovono alle spalle della prima punta. A centrocampo, Burrai, Misuraca e Lulli. A difesa di Perilli, linea a quattro composta da Formiconi, Stefani, Bassoli e Nunzella.

Fischio d'inizio alle 21, dirige Sacchi.