Al Milan la situazione è come minimo burrascosa e più di qualcuno si sarebbe aspettato un intervento da parte della proprietà cinese. Yonghong Li oppure Han Li, ci si attendeva una qualche dichiarazione da parte della nuova proprietà rossonera, incastrata tra risultati sportivi deludenti e un vortice di voci che non sembra accennare a placarsi. Anzi, il fronte degli scettici si è rinforzato dopo il no della UEFA al voluntary agreement.

Dal centro di Milano, Marco Fassone ha provato a spiegare la situazione. Con una conferma: i cinesi non cambieranno il proprio approccio: "Difficile superare questa riservatezza, secondo me non lo faranno. Alla luce dell'ambiente che si sta creando, molto difficile per un cinese da capire, mentre un italiano è normale, ho approfittato della presenza di David Han Li, che è qui da quindici giorni in Italia, per chiedergli di fare una riunione interna in società con tutti i manager del Milan, quindi una ventina di persone, affinchè potesse spiegare lui ai suoi uomini il loro punto di vista. Perchè, ad esempio, sono così restii dall'intervenire, dal farsi fisicamente vedere e per raccontare ai ragazzi il progetto e perchè loro sono convinti che sarà un Milan di successo, in tempi più o meno lunghi, che cercheremo di accorciare. Ci vuole pazienza. Nel fare questa chiacchierata ne ha approfittato per spiegare alcuni concetti che per noi sono di difficile comprensione, che siamo abituati a sentire e vedere fisicamente il presidente. C'è tutta una filosofia e una cultura dietro che mette in difficoltà anche a me venire a raccontare qui, perchè non la conosco bene nemmeno io".

L'a.d. del Milan torna a parlare anche del no della UEFA, una scelta politica secondo Fassone: "Dal mio punto di vista la ritengo soprattutto, con enorme rispetto di chi ha preso la decisione, una scelta di matrice di indirizzo politico. C'è un presidente nuovo alla UEFA, che ritiene che le sanzioni per i club che hanno sbagliato sia la strada corretta. Il Voluntary Agreement è una novità, è stata introdotta da una UEFA precedente alla sua. Probabilmente noi e qualche altro club che hanno fatto investimenti importanti non è visto in modo positivo. Il Milan, probabilmente, riceverà delle sanzioni per delle violazioni al Fair Play Finanziario commesse nei tre anni prima che arrivassimo noi. E' una decisione che ci lascia un po' con l'amaro in bocca. Mi spiace che passi la versione che sia stata una bocciatura dei nostri piani, non è così. I piani ci sono e sono chiari e dettagliati".