I gol e le emozioni viste sugli altri campi della 20esima giornata di Serie B sono un miraggio per gli infreddolito spettatori del Picco di La Spezia. Col minimo sforzo (un tiro nello specchio della porta avversaria in 90 minuti più recupero) lo Spezia conquista la terza vittoria consecutiva e acuisce la crisi dell'Avellino, che torna a perdere dopo 3 pareggi consecutivi. La rete di Marilungo è l'unica emozione di una gara noiosa, priva di spunti, che ha visto una leggera ma sterile supremazia territoriale dell'Avellino, incapace di creare problemi all'inoperoso Di Gennaro. Non che lo Spezia abbia fatto di più, anzi, ma alla fine vince chi la butta dentro, e i padroni di casa ci sono riusciti grazie a un guizzo di Marilungo, bravo a capitalizzare un cross di Pessina dopo una dormita di Pecorini. Novellino, alle prese con tante assenze, prova in ogni modo a ribaltare la gara, cambiando uomini e disposizione tattica, ma il risultato è lo stesso: zero occasioni, zero tiri nello specchio. Giovedì, al netto di eventuali sorprese delle ultime ore, gara di appello contro la Ternana per l'allenatore irpino.

Primo tempo I primi 10 minuti lasciano presagire una gara diversa da quella che invece andrà in scena. L'Avellino parte forte, prova a sfondare con Molina sulla destra, va al tiro con Paghera.Le velleità degli ospiti si spengono però già al 12esimo minuto. Un cambio di gioco trova impreparata la difesa biancoverde, Pessina mette in mezzo e Marilungo anticipa il diretto avversario, creando una parabola che si infila a fil di palo. Lo Spezia cala il ritmo, alza una diga a centrocampo con Bolzoni, in difesa il tandem Giani-Terzi è insuperabile, e Di Gennaro dorme sonni tranquilli. L'Avellino non è mai pericolosa, arriva alla conclusione solo con una telefonata di Bidaoui, Castaldo è lasciato solo in pasto ai centrali spezzini, Molina è inconcludente, Paghera non crea nulla. Si fa notare Marchizza, schierato vista l'emergenza laterali sulla sinistra, un giocatore di sicuro avvenire.

Secondo tempo Dopo 7 minuti Castaldo è fermato da un fischio arbitrale prima di depositare in rete: fuorigioco dubbio. Novellino getta nella mischia Ardemagni, ma nemmeno con due punte centrali l'Avellino riesce a far male allo Spezia. I padroni di casa tentato di agire in contropiede, o con palle lunghe per sfruttare la scaltrezza di Granoche, ma nemmeno loro riescono a creare occasioni degne di nota. Novellino gioca anche la carta Moretti, il centrocampista tenta un paio di volte di colpire con tiri da lontano, ma viene sempre murato. Gallo utilizza Ammari e Forte per tenere alta la squadra, l'Avellino prova il forcing finale ma non ha fortuna come
col Cittadella: un colpo di testa di Migliorini, fuori dallo specchio, è tutto quanto viene prodotto.

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