Coppa Italia - La Lazio vince solo di misura, ma la Fiorentina non c'è (1-0)

È la Lazio la prima semi finalista della Coppa Italia. All'Olimpico gli uomini di Simone Inzaghi dominano contro la Fiorentina, pur segnando solo una rete.

Coppa Italia - La Lazio vince solo di misura, ma la Fiorentina non c'è (1-0)
Lulic (31), autore del gol vittoria. Fonte: https://twitter.com/officialsslazio
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Di Davide Marchiol

In un quarto finale che doveva essere equilibrato, domina invece la Lazio, che insacca una sola occasione da gol, ma mette in campo una netta superiorità in ogni reparto, con la Fiorentina che in 90' costruisce una sola occasione per andare in rete. Finisce dunque 1-0, la Lazio è la prima semifinalista.

Formazione Lazio (3-4-2-1): Strakosha; Bastos, De Vrij, Radu; Basta, Parolo, Leiva, Lulic; Milinkovic-Savic, Felipe Anderson; Caicedo. All. S. Inzaghi.

Formazione Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Hugo, Astori; Gaspar, Veretout, Sanchez, Benassi, Chiesa; Saponara, Babacar. All. Pioli.

PRIMO TEMPO

La Lazio ha il fattore campo e vuole sfruttarlo, partendo subito forte. Ci prova già nei primi minuti Milinkovic-Savic, con un destro da fuori, favorito da una spazzata troppo corta di Hugo, ma la conclusione non ha fortuna. Il forcing della Lazio porta risultati già nelle prime battute. Altra palla persa dai viola, sfera ancora una volta a Savic, che vede Lulic e lo serve. Il bosniaco salta Gaspar e batte Dragowski con un tiro a fil di palo (1-0).  La Fiorentina prova a rispondere subito. Chiesa apre per Gaspar, il quale mette in mezzo un pallone tagliatissimo ch e diventa quasi un tiro. Ancora biancocelesti avanti, stavolta con il proprio centroavanti. Vitor Hugo sbaglia di nuovo, Milinkovic serve Caicedo in area, l'ex Espanyol riesce a tirare nonostante il ritorno dei difensori e Gaspar è costretto a un salvataggio sulla linea. Il serbo è il l'arma principale della squadra di Inzaghi e prova anche a mettersi in proprio, con un altro tiro dal limite, ma l'estremo difensore dei Gigliati blocca senza problemi.

Sembra tutto bello per la Lazio, ma a metà frazione arriva la tegola: Caicedo si accascia a terra per un problema muscolare e Immobile è costretto agli straordinari. Milinkovic-Savic poi con una magia controlla palla in mezzo ai difensori avversari e riesce anche a tagliarsi spazio per la conclusione, ma Dragowski c'è e respinge. Grande giocata poi di Felipe Anderson sulla fascia, che salta con un tunnel Sanchez. Cross in mezzo poi respinto dal portiere ospite e nessun attaccante bianconeleste pronto per il tap in.  Il gol per rompere il ghiaccio è arrivato subito, quello per chiudere i discorsi invece fatica ad arrivare.

Immobile serve Lulic che si inserisce e calcia a rete, ma per l'ennesima volta Dragowski è pronto alla respinta. Altro errore della squadra di Pioli e altra chance capitolina: Astori perde palla, Felipe Anderson prende e scarica di precisione verso l'angolino basso, mancando il bersaglio di poco. Il primo tempo finisce quindi solo sull'1-0, nonostante si sia giocato ad una porta sola.

SECONDO TEMPO

Doppio cambio per Pioli, che inserisce Simeone ed Eysseric al posto di Saponara e Benassi, troppo spenti. La Fiorentina cambia così atteggiamento, cercando di aggredire di più. Veretout arriva al tiro dalla distanza, bloccato in due tempi da Strakosha. Lazio che perde metri ed ospiti che inizano ad essere sempre più aggressivi. Sugli sviluppi di un corner Chiesa riceve palla, salta Bastos e calcia in porta, Strakosha devia miracolosamente in calcio d'angolo, mandando la sfera di un soffio oltre il palo.

Partita che però non fornisce grandi spunti, con i biancocelesti che dimostrano di sapersi difendere meglio rispetto ai viola. Provano anche una sortita gli uomini di Inzaghi, con Parolo che serve Lulic, che tira dal limite dell'area, trovando un Dragowski sempre attento. La partita scorre via senza emozioni, finisce 1-0, Lazio in semifinale.

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About the author
Davide Marchiol
Nato e cresciuto ad Udine. Udinese e rap le mie passioni principali, con un certo ascendente verso il Crotone, viste le origini calabre, ma non mi precludo nessuna strada.