Partita emozionante, tra Cesena e Bari, che si dividono la posta in palio regalando molte emozioni al pubblico del Manuzzi. Avanti grazie ad un guizzo di Laribi, i romagnoli controllano per tutto il primo tempo, subendo nella ripresa la rete dell'1-1, a causa di un autogoal di Suagher. Cesena che sale a quota 24, trentacinque punti per il Bari.

Padroni di casa che scendono in campo con il solito 4-4-1-1: davanti a Fulignati, difesa a quattro composta da Donkor, Suagher, Scognamiglio e Perticone. Nella zona centrale del campo, Di Noia e Schiavone, affiancati dagli esterni di centrocampo Kupisz e Dalmonte. Tandem offensivo confermato in avanti, con Laribi e Jallow lanciati dal primo minuto. Un più offensivo 4-3-3, invece, per gli ospiti, che si affidano al tridente Galano-Kozak-Improta in attacco. Micai in porta, protetto da Diakité e Marrone. Chiavi del gioco affidate a Basha, sorvegliato dalle mezz'ali Anderson e Tello. Completano l'undici barese, i terzini Sabelli e D'Elia.

Sfida inizialmente positiva, per il Bari, che sfiora la rete in due momenti differenti: al 7' manda ampiamente fuori Galano, un minuto dopo l'esterno ospite viene stoppato da una buona parata di Fulignati. Come spesso capita, la Dea Bendata punisce chi spreca troppo, premiando invece l'altra formazione. A passare in vantaggio, infatti, è proprio il Cesena, quando è Laribi a battere Micai approfittando di un velocissimo contropiede romagnolo, concretizzato in seguito ad un brutto pallone perso da Basha nella zona centrale del campo. La rete dei padroni di casa anima di fatto la prima frazione, che si mantiene vibrante fino al duplice fischio del signor Marini. Al quarto d'ora buon intervento di Sabelli su Kozac, sei minuti dopo manda alto sopra la traversa Scognamiglio. 

La seconda fase di frazione non accenna a calare i ritmi, con Cesena e Bari che rispondono colpo su colpo e senza risparmiarsi troppo: al 34' buona parata di Micai su un'insidiosa idea di Jallow, un minuto dopo è invece Kozac a mancare il tempo d'inserimento e a fallire, di testa, il potenziale pareggio. L'ultimissima parentesi del secondo tempo è di leggera marca barese, con il tridente offensivo schierato da Fabio Grosso pronto a raddrizzare la sfida. Prima ci prova Improta al 39', sinistro che sfiora il palo, tre minuti dopo manda ancora sul fondo Kozac, che dimostra una condizione fisica ancora da rodare nonostante l'ottimo impegno sotto porta. 

Secondo tempo più positivo, per gli ospiti, che al 50' fanno 1-1 grazie ad un goffo autogoal di Suagher, che manda nella propria rete un cross apparentemente innocuo di Sabelli. Non ci sta il Cesena a perdere due punti ed i ragazzi di Fabrizio Castori cercano subito la rete del vantaggio al 52', quando è Laribi a mandare alto il proprio destro. Un minuto dopo è potente la conclusione di Kupisz, Micai è però attento. Per contro, all'ora di gioco è il solito Galano a spaventare il pubblico del Manuzzi, il suo destro non trova però disattento Fulignati. Per contro, è davvero più pericolo Lamin Jallow, che al 68' riceve da Vita e manda di pochissimo a lato il suo colpo di testa. L'esterno numero 11 è in assoluto il più pimpante dei suoi, una vera e propria spina nel fianco per la retroguardia cesenatica.

Il guizzante attaccante, al 72', conclude improvvisamente, trovando però la risposta di Fulignati. Otto minuti dopo Galano ci riprova, ancora una volta il suo tiro non preoccupa però il portiere di casa. Spingendo sull'acceleratore, il Bari non ci sta a lasciarsi sfuggire una ghiotta vittoria, proiettandosi in avanti e rischiando di subire il 2-1 all'85', quando è Scognamiglio a colpire di testa e a mandare alto sopra la traversa. Più clamorosa, invece, la traversa di Cissé, che appena sessanta secondi dopo conclude a giro colpendo il legno orizzontale. Succede poco altro fino al novantesimo, con le due formazioni che si dividono la posta in palio dopo ben quattro minuti di recupero. Migliore in campo per i padroni di casa, Laribi. Per gli ospiti bene Galano.