Niente accordo e niente nome che raggiunge il quorum richiesto nelle tre votazioni: la FIGC resta nella stessa identica situazione di due mesi fa, con un presidente dimissionario e l’incapacità di tutti gli attori del nostro pallone di unirsi intorno a un nome, a una figura in grado di provare a ricostruire sulle macerie sportive del nostro movimento calcistico. A questo punto tocca al Coni indicare il nome di un commissario e la scelta avverrà giovedì, quando Malagò ha convocato un’assmblea proprio per questo motivo.

Secondo alcuni ben informati, il numero uno del Coni quasi faceva il tifo perché si arrivasse a una situazione come quella che effettivamente è emersa. Inoltre bisogna considerare che anche pubblicamente Malagò non aveva mai nascosto che l’idea del commissariamento non gli dispiaceva. Adesso però serve passare ai fatti. Il Coni, secondo le ultime indiscrezioni, avrebbe già alcune idee da sottoporre all’assemblea. In particolare sono due i nomi che potrebbero essere indicati come commissari: Billy Costacurta o Fabbricini, attuale segretario nazionale del Coni. Qualcuno parla anche di una possibile auto candidatura dello stesso Malagò. Altri nomi che potrebbero rientrare nella nuova squadra sono quelli di due altri ex grandi giocatori come Paolo Maldini e Demetrio Albertini.

Aggiornamento anche per quanto riguarda la questione della scelta del nuovo CT della Nazionale. Le due amichevoli di marzo contro Argentina e Inghilterra verranno guidate da Di Biagio, ma poi a settembre si inizia con la Nations League e allora prima si sceglie è meglio è. Alla luce del commissariamemto sembra prendere più quota il nome di Roberto Mancini. L’allenatore dello Zenit si era esposto anche pubblicamente a favore di un un suo ruolo sulla panchina azzurra e i suoi ottimi rapporti con Malagò potrebbero favorire il suo arrivo. Gravina e Sibilia  puntavano su Conte e Ranieri, mentre sullo sfondo rimane sempre il nome di Carlo Ancelotti. I prossimi giorni saranno comunque importanti, per un’Italia del pallone chiamata a darsi nuovi punti di riferimento per provare una difficile, ma necessaria rinascita sportiva.

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Francesco Nasato
24 anni, giornalista pubblicista, allievo della scuola di giornalismo dell'Universitá IULM, laureato alla Cattolica di Milano in Linguaggi dei Media. Editor di Vavel Italia, scrivo di calcio e Milan sul web e la carta stampata da quando ho 18 anni